Scamarcio all'ultimo ciak ad Ascoli: «Sono rimasto sorpreso da tanta bellezza e dall'atmosfera surreale»

Scamarcio durante le riprese del film "L'Ombra del giorno"
Scamarcio durante le riprese del film "L'Ombra del giorno"
di Filippo Ferretti
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Sabato 24 Aprile 2021, 13:01

ASCOLI - Si concludono oggi nel capoluogo piceno le riprese del film diretto da Giuseppe Piccioni, “L’Ombra del giorno”, lavoro che il regista ascolano ha voluto ambientare nella sua città, la stessa che aveva accolto nel 1987 l’intero set del suo primo film, “Il grande Blek” e che, nel 1996, aveva prestato lo scenario del teatro Ventidio Basso per una scena importante della commedia “Cuori al verde”.

Dopo sette intense settimane di lavorazione, trascorse interamente nel centro storico, a parte una scena al mare girata a San Benedetto del Tronto, la pellicola oggi vede terminare i suoi ciak e si affiderà al lavoro di post produzione. Un’opera complessa, ambientata tra il 1938 e il 1940, che ha visto appassionare non solo Piccioni, anche sceneggiatore della vicenda filmica, incentrata sul periodo dell’entrata in guerra dell’Italia.


In prima linea anche l’attore Riccardo Scamarcio, che affianca qui il suo lavoro di interprete a quello di produttore. «Quando in piena pandemia e con un accordo già preso con la Film Commission del Lazio, Giuseppe mi ha fatto venire qui per fare dei sopralluoghi, sono rimasto folgorato», esordisce l’attore pugliese, che durante la lavorazione di “L’Ombra del giorno” si è sorpreso sia della bellezza naturale e immortale della città che li ospitava ma anche della capacità della storia e delle strutture architettoniche di potersi fondere insieme. 


«Qui le piazze, i monumenti e i palazzi prendono vita e tutto sa riportare perfettamente all’epoca del film», aggiunge, sottolineando che la condizione di zona rossa ha permesso di fornire un luogo vuoto e silenzioso, quasi surreale. «Le scene girate hanno un grande potere, tra energia, emozioni e sentimenti: l’inconscio vede nel cinema un grande alleato», prosegue Scamarcio. «Ascoli è una città che si vive a piedi e che si fissa con gli occhi, sembra sospesa nel tempo», confessa l’attore originario di Andria, certo che tutto questo abbia saputo offrire una forte magia a “L’Ombra del giorno”.

Il film che è una storia d’amore tormentata, in un momento di grandi cambiamenti: politici, sociali, economici. La protagonista femminile della pellicola è Benedetta Porcaroli, diventata famosa dalla mini serie tv “Baby” e reduce dalla bella prova fornita da “Diciotto regali” di Francesco Amato, per il quale è in lizza ai David di Donatello come non protagonista.

«Me ne vado da Ascoli con grande tristezza ma con una gratitudine infinita per chi ha condiviso con noi questa esperienza», esordisce l’attrice 23enne, anche lei affascinata dalle atmosfere di Ascoli. «L’amore profuso in questo progetto ci ha fatto sentire protetti ed è stato necessario perché la storia della pellicola, così intensa, per essere affrontata aveva bisogno di un microclima familiare, rassicurante» evidenzia Benedetta Porcaroli, che fu lanciata sei anni fa nel breve ma folgorante ruolo di Federica in “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese. «Adesso sarà difficile tornare alla realtà: Roma è la mia città e la adoro ma è dispersiva, caotica: mi mancherà lo speciale accudimento che tutti ci avete regalato», conclude l’attrice.

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