Guanciale con “Itaca” ad Ascoli
«E' un lungo viaggio tra i miti»

Lino Guanciale
Lino Guanciale
di Filippo Ferretti
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Domenica 22 Aprile 2018, 16:01
ASCOLI -Indiscutibilmente è uno degli attori più amati del momento. Dopo un lungo percorso trascorso prevalentemente in teatro, dove ha dimostrato sempre autentica devozione per l’arte recitativa, da alcune stagioni è arrivato al grande pubblico conquistando non soltanto quello femminile. 
Un avvio di carriere folgorante
Nato ad Avezzano, con un inizio di carriera avvenuto grazie ad una folgorante versione di “Romeo e Giulietta” diretta da Gigi Proietti, Lino Guanciale questa sera toccherà il Ventidio Basso di Ascoli con la sua performance “Itaca”, una sorta di viaggio che ha inizio nel luogo di Ulisse per toccare poi le tappe legate a tanti big del teatro e del cinema. Un lavoro che permette a Guanciale di disegnare uno spazio caratterizzato da emozioni e sogni che prendono forma e azione. L’attore, reduce dal successo di numerose fiction tv - da “Che Dio ci aiuti” a “Non dirlo al mio capo”, da “L’allieva” a “La Dama Velata” sino a “La Porta Rossa” - ha deciso di mettere il suo temperamento e la popolarità ottenuta negli ultimi anni al servizio del palcoscenico per allestire quasi delle lezioni-spettacolo, dove la storia, la cultura e il teatro si intersecano. 
L’interazione palco-platea
«Si tratta di un itinerario che tocca vari miti e che permette agli spettatori di poter partecipare” esordisce Guanciale, da sempre entusiasta dell’interazione che si crea tra il palco e la platea. “Dopo la recita io ascolto sempre il parere del pubblico, vorrei che coloro che non frequentano il teatro iniziassero ad amarlo” spiega l’attore, confidando che la felicità sta nello scoprire che molti conservano un bel ricordo di ciò che hanno vissuto. L’evento, che rappresenta la conferma del sodalizio artistico avvenuto tra Guanciale e Davide Cavuti, già regista di “Ritratti d’Autore” di due anni fa, vede scorrere sotto i riflettori le storie di vari personaggi in una sorta di fusione e scambio di immagini, pensieri, suggestioni, il cui denominatore comune è il mare. «Gli incontri sono importanti: con Davide ci conosciamo da tempo così come è accaduto con Claudio Longhi, con cui ho diviso la paternità di tanti lavori scenici» prosegue il protagonista di “Itaca”, sottolineando che il mestiere da lui acquisito lo deve anche al rapporto instauratosi con tanti maestri incontrati, come Proietti, Umberto Orsini, Branciaroli, sino a Massimo Popolizio, con cui nel 2016 diede vita ad uno straordinario “Ragazzi vita” tratto da Pasolini, rappresentato al teatro Argentina di Roma.
Grande schermo e giovani
«In futuro vorrei proseguire con il grande schermo e scommettere sui giovani, perché il nostro cinema soffre al botteghino ma è pieno di talenti” confessa Lino Guanciale, reduce dl Premio Flaiano come co-protagonista del film-documentario “Un’avventura romantica” di Davide Cavuti e dal CineCiak d’oro ottenuto per il film “I peggiori” di Vincenzo Alfieri, pellicola che lo scorso anno ha ottenuto anche un buon successo al box office. “Ai ragazzi che vogliono fare gli attori vorrei consigliare di iscriversi ad una scuola e mettersi alla prova, anche se da lì a poco non accadesse nulla” conclude l’artista abruzzese, certo che sia la scoperta, il confronto a rafforzare le proprie convinzioni e le proprie passioni. 
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