Il music maker Dardust fa partire il suo tour “mondiale” dal Ventidio Basso di Ascoli, la tappa finale a Londra

Dario “Dardust” Faini con la vocalist Sophie del gruppo Sophie and the Giantse il deejay Benny Benassi
Dario “Dardust” Faini con la vocalist Sophie del gruppo Sophie and the Giantse il deejay Benny Benassi
di Filippo Ferretti
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Giovedì 12 Maggio 2022, 11:59

ASCOLI - Dardust vuole partire dalla sua città, il capoluogo piceno, nel dare vita all’attesissimo suo tour 2023, che partirà dopo l’uscita del nuovo album, prevista in autunno. Il Teatro Ventidio Basso di Ascoli sarà la location che inaugurerà la sera del 4 marzo del prossimo anno il nuovo giro di concerti, composto da 10 tappe esclusive, che si concluderà il 3 aprile a Londra dopo aver toccato Torino, Bologna, Milano, Prato, Roma e poi Berlino, Bruxelles e Amsterdam.


Sarà uno show pieno di internazionalità, come ha dimostrato l’artista ascolano martedì sera in diretta televisiva da Torino. Un’esplosione di gioia, di vigore, di vivacità, di libertà riconquistata dopo due anni di restrizioni dovute alla pandemia ha infatti siglato, nella prima serata dell’Eurovision Song Contest, la performance del music maker, al secolo Dario Faini, che con altri valenti marchigiani – la flautista fermana Sylvia Catasta, il batterista sambenedettese Marcello Piccinini – è stato protagonista di un folgorante numero, suonato e danzato, pieno di luci, di brani di ieri e di oggi e accattivanti coreografie. Un numero intitolato “The dance of beauty” della durata di 5 minuti, volto a rendere un tributo ai grandi nomi italiani della musica che sono riusciti a conquistare il mondo.

Un “mash up” iniziato con il brano più recente composto dal musicista, autore e produttore, “Horizon in your eyes”, per poi proseguire con il talento del deejay Benny Benassi sulle note del suo “Satisfaction”e concludere con la colorata formazione di Sophie and the Giants, alle prese con il refrain della fortunata e recente hit “Golden Nights”, nella versione remix realizzata da Astrality.

Al centro della proposta, Dardust ha rievocato la musica di “Midnight Express” di Giorgio Moroder tratto dal film “Fuga di mezzanotte”, “Paura” di Claudio Simonetti e i Goblin estratto dal film “Tenebre”, “Children di Robert Miles e “Blue (Da ba dee)”degli Eiffel 65.

Per l’artista ascolano, che ha conquistato sinora 60 dischi di platino, si è trattato di una grande emozione, grazie a una performance in grado di offrire ad una platea mondiale il suo particolare mood, che unisce tradizione e futuro, l’elettronica con una matrice classica.


Sul palco torinese dell’Eurovision è stato felice soprattutto di presentare in anteprima il suo nuovo singolo. «Horizon in your eyes: un brano elettronico, che ha delle caratteristiche dancefloor, che parte da un bit di Taiko ed è una percussione giapponese», ha rivelato dopo l’esibizione Dardust, ancora galvanizzato dalla risposta straordinaria del pubblico presente, spiegando di subire il fascino per tutto l’universo giapponese al punto dall’esserne rimasto condizionato per dare vita alla sua ultima produzione.

«Il pezzo è un po’ un ritorno alla condivisione agli spazi, dell’energia, della musica, è un brano a cui tengo molto», ha aggiunto Dardust. Tornato dall’esperienza dell’Eurovision, che vedrà gareggiare per il nostro paese il suo pupillo Mahmood in coppia con Blanco con il sanremese “Brividi”, Dardust si è rituffato a lavorare all’imminente edizione de “La notte della Taranta”, di cui è maestro concertatore il prossimo 27 agosto a Melpignano. Ma prima, la sera dell’8 giugno, sarà con Elisa a cantare per il memorial “Alessandro Troiani” ad Ascoli, luogo che è sempre al primo posto nei suoi pensieri. 

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