Maddalena Crippa sul palco ad Ascoli: «Toccherò il cuore di tutti»

L'attrice Maddalena Crippa
L'attrice Maddalena Crippa
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Venerdì 12 Febbraio 2021, 08:20

ASCOLI - Maddalena Crippa sarà sul palco del Ventidio Basso di Ascoli Piceno oggi, venerdì 12 febbraio, alle 21,15 in streaming sulla piattaforma www.marcheinscena.it. Lo spettacolo, “Deve trattarsi di autentico amore per la vita”, è inserito nella rassegna Amato teatro a casa tua, sarà visibile dopo l’acquisto del biglietto (5 €) su vivaticket. 

Maddalena, può dire qualcosa sulla serata?
«È una drammaturgia di Giulia Calligaro tratta dai Diari (1941-1943) di Etty Hillesum. Una donna grande, poco conosciuta, ma che è una figura importantissima. Anche in questo momento particolare che stiamo vivendo, la sua esperienza può essere un faro interiore per tutti. Lei, giovane studiosa ebrea, negli anni ’40 avrebbe potuto fuggire da quello che sarebbe poi capitato. Invece ha scelto di accogliere la vita in tutti i suoi aspetti; ha condiviso il destino del suo popolo nel campo di lavoro di Westerbrok, e poi è morta ad Auschwitz».

 
Che messaggio ci dà oggi Etty Hillesum? 
«In questo periodo così complicato in cui è negata la socialità, in cui si parla quasi solo di virus e di economia, la gente rischia di rimanere soffocata. Non ci si nutre di solo cibo, soldi e vaccini; la cultura serve, è importante. Ma i teatri restano chiusi e questo non lo capisco. Non posso, al momento, dire altro se non “chapeau” ad Ascoli e all’Amat per aver organizzato questo momento. La figura di Hetty, donna incredibile per me, aiuta a trovare le energie». 


Non solo giornata della memoria quindi?
«Certo. Intendo dire che la sua figura, incredibile e importante, credo, per tutto il genere femminile, ha molto da insegnare.

Ha fatto un percorso da sola, senza mai far dipendere le sue energie da niente e nessuno al di fuori di sé stessa. Ognuno è diverso dall’altro, e mi spaventa, in alcuni casi, l’omologazione tra i giovani di oggi. Hetty può dare una grande luce per far affrontare il periodo: può aiutare ciascuno a fare i conti con sé stesso e questo senso di solitudine che affligge».


Perché vederlo? 
«Lo consiglio a chi ama il teatro: sarà come una lettura intima e interiore, confortante, toccherà i cuori di tutti. Poi la musica dell’arpa celtica e dell’armonica di Gian Mario Conti, creeranno piccoli momenti di “sospensione”, quando sarà possibile depositare le emozioni. Lo spettatore entrerà nel teatro anche se solo virtualmente».


Cosa ha rappresentato per lei debuttare con Strehler? 
«Tanto. Ho imparato subito la massima professionalità e serietà lavorativa cui potessi aspirare. Il teatro, quello con la T maiuscola, non è solo narrazione. Ci sono le relazioni su cui si fonda, ed è importante farlo da vivo e con gli altri. Dal confronto inevitabile con il pubblico, nascono momenti unici e irripetibili. L’energia che c’è a teatro ti dà un grande senso di umanità: quando la serata dà la giusta alchimia è imparagonabile».


Nell’agenda di Maddalena Crippa ora cosa c’è?
«Sono sul set di un film, ma non posso dirle di cosa si tratta. Non ancora. Poi dovrei riprendere, con mio fratello Giovanni, “L’infinito tra parentesi”, spettacolo sull’incontro scontro tra due fratelli e pensieri: quello scientifico e quello letterario».

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