Artissunch, da attore a regista
con Queste pazze donne ad Ascoli

L’ascolana Daniela Celani e Stefano Artissunch
L’ascolana Daniela Celani e Stefano Artissunch
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Lunedì 23 Ottobre 2017, 12:05
ASCOLI - Stefano Artissunch da attore è partito come giovane di talento, scelto da alcuni dei più prestigiosi nomi nazionali, a partire dalla “divina” Monica Guerritore che lo ha voluto agli inizi nel decennio scorso come partner nella trilogia femminile diretta da Giancarlo Sepe (“Madame Bovary”, “Carmen”, “La Signora dalle Camelie”). Come regista, da qualche anno sta firmando titoli in grado di unire testi molto noti con riletture contemporanee innovative, spesso sorprendenti anche a livello visivo (“A piedi nudi nel parco”, “Camera con vista”), scegliendo di essere sempre meno sul palcoscenico a beneficio della direzione dei suoi attori. 
La base è Ascoli
Ora Stefano Artissunch, che ha scelto di sviluppare la sua carriera da Ascoli, città che ha voluto come base della sua vita, sta preparando un nuovo debutto. Accadrà proprio al Ventidio Basso, grazie ad un lavoro, intitolato “Queste pazze donne”, firmato da un commediografo austriaco, Gabriel Barylli, che agli inizi degli anni ‘90 ha deciso di scrivere un testo che mettesse a fuoco un confronto da figure femminili deluse dai loro partner, che si ritrovano a trascorrere insieme la vigilia di Natale. Tra ricordi, rimorsi e speranze, lo spettacolo allestito dal regista diventa uno sguardo ora divertente, ora doloroso e sensuale, sul mondo delle tre protagoniste, il cui ruolo è stato affidato ad altrettante bravissime interpreti della scena italica. 
In scena con Paola Quattrini
Dopo il successo personale ottenuto con “Camera con vista”, diretto dallo stesso regista ascolano, Artissunch torna a lavorare con Paola Quattrini, donna di spettacolo straordinaria, al centro di tante commedie brillanti firmate tra i ‘70 e gli ‘80 da Garinei e Giovannini con mostri sacri quali Dorelli, Bramieri e Walter Chiari e riscattata successivamente dal cinema grazie a Pupi Avati (“Fratelli e sorelle”, “Festival”) e Carlo Vanzina (“Le Finte Bionde”, “I miei primi 40 anni”). Con lei, due attrici più giovani, popolarissime in tv, quali Vanessa Gravina, reduce da “Il bello delle donne” e Emanuela Grimalda, indimenticato volto di “Un medico in famiglia”. «Ho voluto puntare su questo lavoro anche perché da sempre il mio teatro punta i riflettori soprattutto su vite di personaggi femminili» spiega subito Stefano Artissunch, che ha presentato in anteprima lo spettacolo a Borgio Verezzi. 
Sulla traccia di Almodovar
«Leggendo questa commedia ho pensato ad Almodovar, al suo modo colorito di indagare tra le nevrosi delle donne” spiega, raccontando di quanto sia importante nel mondo del cineasta spagnolo mettere in evidenza colori di scene e costumi che possano rispecchiare le anime calienti dei personaggi. «Avendo sviluppato curiosità per il cinema europeo e ritenendomi un regista visionario ho stimolato i miei collaboratori per una messinscena in grado di far godere sia dell’umorismo che delle riflessioni» conclude Artissunch a proposito dello spettacolo “Queste pazze donne” che dopo la prima uscita, prevista il 30 novembre e il primo dicembre nel capoluogo piceno, sarà in tour in tutti i teatri italiani. Un altro tassello artistico messo a punto con la complicità dell’abile produttrice, l’ascolana Daniela Celani, sua compagna anche nel privato.
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