Celestini a Pesaro il 15 giugno, sarà il primo show teatrale in Italia

Ascanio Celestini
Ascanio Celestini
di Elisabetta Marsigli
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Mercoledì 20 Maggio 2020, 23:04
PESARO -  Sarà Ascanio Celestini e il suo cavallo di battaglia “Radio clandestina” a segnare in maniera simbolica e commovente il tanto desiderato ritorno allo spazio del teatro, su invito del Comune di Pesaro e di Amat, al primo minuto dopo la mezzanotte del 15 giugno, primo evento ad essere annunciato in Italia nella fase di ripresa della vita per tutto il settore dello spettacolo dal vivo. Il tutto avverrà naturalmente nelle condizioni di piena sicurezza, con tutte le precauzioni e i dispositivi previsti dal Governo per la ripresa di attività in presenza di pubblico, a partire dal distanziamento interpersonale, l’utilizzo obbligatorio di mascherine e in presenza di un numero limitato di spettatori (su 500 posti di capienza del Teatro Sperimentale circa 100 saranno quelli disponibili).

«Sarà commovente ascoltare le sue prime parole dal palco, una rinascita non solo simbolica, dello spettacolo dal vivo e della possibilità di lavorare per gli artisti e gli operatori di tutto il paese», commenta con emozione il vicesindaco Daniele Vimini che, in questi giorni, ha personalmente visionato la distribuzione dei posti al Teatro Sperimentale, insieme al direttore Amat Gilberto Santini che aggiunge: «Sono davvero felicissimo! Un’azione di meditata felicità: torniamo a teatro come stiamo tornando a sederci al tavolo del bar (ad un metro di distanza), come stiamo cercando di tornare alla “normalità”. È una cosa che ci commuove tutti e siamo felici di tornare a fare quello che Amat fa da 40 anni, nell’interesse della salute degli spettatori e di chi lavora in teatro: termometri, igienizzanti, e massima sicurezza».

Ascanio Celestini, una delle voci più amate del teatro di narrazione in Italia, torna a Pesaro con un vero e proprio cult, “Radio clandestina” che festeggia i 20 anni dal debutto, una riflessione sulla storia e sulla memoria a partire dai tragici episodi dell’occupazione nazista. Molto contento anche lo stesso Celestini: «Da quello che abbiamo letto in questi giorni, per riportare il teatro negli spazi teatrali, basta semplicemente seguire le regole che si seguono in qualsiasi altro posto. Si è parlato dello spettacolo dal vivo come qualcosa di eccezionale, ma dobbiamo pensare che fonici, attori, danzatori, sono lavoratori come tutti gli altri e per lavorare devono solo rispettare le regole che seguono tutti gli altri». “Radio clandestina” poi è un vero cult: «È curioso poi che questo spettacolo sia nato proprio fuori dai teatri: - prosegue - la prima replica la feci nella casa/carcere a Roma, dove, in una stanza, i nazisti torturavano i partigiani. Ha una struttura di 2 metri e posso farlo ovunque, anche da un balcone, senza togliere nulla a quello che è lo spettacolo». L’evento inaugura una rassegna che prevede altri spettacoli, di cui si darà notizia nei prossimi giorni. 
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