“Aristide, l’intervista mai accaduta”, quello che avrebbe detto il big bang dell'imprenditoria marchigiana

Sandro Fabiani, nei panni di Aristide Merloni, e Paolo Notari
Sandro Fabiani, nei panni di Aristide Merloni, e Paolo Notari
di Saverio Spadavecchia
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Giovedì 30 Dicembre 2021, 08:05

SASSOFERRATO - In scena al Teatro del Sentino di Sassoferrato l’8 gennaio alle 21,15 “Aristide, l’intervista mai accaduta”, uno spettacolo per cercare di raccontare l’epopea del pioniere dell’industria dell’elettrodomestico Aristide Merloni. “Cosa avrebbe detto Aristide Merloni ad un ipotetico intervistatore?”, questa la domanda cardine dello spettacolo prodotto da Papaveri e Papere APS e portato in scena da Sandro Fabiani (nei panni di Aristide Merloni) e Paolo Notari, con la partecipazione dal virtuoso della fisarmonica fabrianese Diego Trivellini che sottolineerà musicalmente i passaggi più intensi dello spettacolo.

Il testo teatrale porterà lo spettatore a rivivere una affascinante storia imprenditoriale ed umana raccontata in prima persona da chi, Aristide Merloni appunto, finora è sempre stato raccontato da altri: familiari, collaboratori, dipendenti, storici e giornalisti.


L’idea
Uno spettacolo nato da una idea di Paolo Notari, giornalista e conduttore Rai per la regia di Fabio Bernacconi. Da questa collaborazione, scaturisce uno spettacolo che vuole essere non solo la narrazione della storia di un uomo di successo ma, anche, di sprone ai protagonisti del territorio, noi tutti, per tornare a credere nei propri sogni e a darsi da fare per realizzarli. Proprio come fece Aristide Merloni. «L’idea per questo spettacolo mi è venuta ascoltando in radio una trasmissione di Giovanni Minoli che raccontava la figura di Aristide Merloni – spiega Paolo Notari che dopo le rappresentazioni di Cupramontana e Fabriano intervisterà l’Aristide Merloni teatrale anche al teatro del Sentino di Sassoferrato – da quella trasmissione l’idea di portare in scena la storia di Aristide Merloni, il big bang dell’imprenditoria marchigiana e non solo».


Uno spettacolo che vuole infondere speranza. «Questa è una storia - commenta il regista Fabio Bernacconi - che racconta il sogno di una persona, e in un momento come questo credo che sia fondamentale.

In quel momento storico, negli anni ’30, è stato un vero e proprio esempio per tanti che desideravano fare impresa. Le Marche prima della sua rivoluzione erano terra agricola e lui portò lavoro dove c’erano le persone». 


Il cast
Completano il gruppo di lavoro Claudia Mengarelli, assistente alla regia, Paolo Vinattieri, tecnico delle luci, Sabino Morra, direttore di scena, Gabriele Bernacconi, autore creativo delle scene e della locandina e, Stefano Stopponi, che ha curato l’organizzazione generale dell’iniziativa per Papaveri e Papere Aps. L’ingresso allo spettacolo è gratuito con prenotazione del posto che può essere effettuata presso Atgtp, telefonando al 3341684688 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 o inviando una email a biglietteria@atgtp.it. Possibile anche prenotare presso la biglietteria del teatro il giorno dello spettacolo dalle ore 17 oppure telefonando allo 073296746.

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