Maternità surrogata, è lite tra Annunziata e Roccella in tv. La conduttrice perde le staffe con la ministra: «Prendetevi le vostre responsabilità, ca**o»

Si parla di maternità surrogata a Mezz'Ora in Più su rai3 e lo studio si infiamma

Maternità surrogata, è lite tra Annunziata e Roccella in tv. Alla conduttrice scappa una parolaccia: «Prendetevi le vostre responsabilità, ca**o»
Maternità surrogata, è lite tra Annunziata e Roccella in tv. Alla conduttrice scappa una parolaccia: «Prendetevi le vostre responsabilità, ca**o»
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Domenica 19 Marzo 2023, 17:36

Si parla di maternità surrogata a Mezz'Ora in Più su rai3 e lo studio si infiamma. Acceso botta e risposta tra Lucia Annunziata e Eugenia Roccella sulla chiusura da parte del governo alla trascrizione dei figli delle famiglie omosessuali. «E fatele queste leggi, c...o», sbotta Annunziata al termine dell'intervista. Poi le immediate scuse sia alla ministra che ai telespettatori. «Mi scusi ancora per questo sgarro linguistico», conclude la conduttrice salutando la ministra.

Annunziata perde le staffe con Roccella, la parolaccia in diretta

Tutto parte dalla ripetuta richiesta di spiegazioni da parte della conduttrice su quanto avvenuto in Senato: in commissione Politiche europee è stata infatti bocciata la proposta di regolamento europeo che prevedrebbe la creazione di un certificato europeo di filiazione grazie al quale i bimbi nati da famiglie omogenitoriali in qualsiasi Stato europeo sarebbero automaticamente riconosciuti come figli di entrambi i genitori anche nel paese di origine dei genitori. La ministra più volte sottolinea come il punto da affrontare, rispetto alle coppie gay, sia quello della maternità surrogata: «L'utero in affitto è un vero mercato, con tanto di fiere per scegliere pure il dna...». La conduttrice Lucia Annunziata chiede invece più volte spiegazioni su quanto avvenuto in Senato, con lo stop in Commissione al certificato di filiazione Ue, parlando di approccio ideologico («voi pensate che ci siano solo madre e padre»). La ministra tira dritto: «Il tempo manterrà queste caratteristiche dell'umanità e dell'umanesimo», parole che vedono inalberarsi la giornalista: «Chi sgarra dall'idea che la famiglia è solo mamma e papà sgarra dall'umanesimo?», chiede all'esponente del governo. «La politica - replica Roccella - serve a dare una visione per il futuro, è la politica che deve decidere se la maternità è una cosa da mercato, dobbiamo dare delle soluzioni, una visione per il futuro». «Voi avete la responsabilità di farle quelle leggi, ca...», si lascia sfuggire la conduttrice, che poi più volte si scusa per il termine usato, con la stessa ministra e con i telespettatori.  «Vedo che si coinvolge», ha osservato quindi Roccella. «No, non è che mi coinvolgo…è il problema di non menare il can per l’aia in politica. Chiedo scusa agli spettatori”, ha ripetuto Annunziata che, salutando la ministra, ha di nuovo reiterato le scuse: “Mi scusi per questo sgarro linguistico».

La polemica

Lo scontro crea il caos e la polemica si accende. «Ospite da Lucia Annunziata, la ministra Roccella afferma che tutti i problemi sono risolvibili con l'adozione in casi particolari: nulla di più falso, come dimostrano i lunghi e costosi procedimenti giudiziari, che costringono per anni i genitori delle famiglie omosessuali a umilianti percorsi di verifica in ambito sociale, psicologico e legale.

Non solo: poco dopo Roccella dice che l'adozione è sempre una 'riduzione del dannò, sostenendo in sostanza che le famiglie omogenitoriali siano una stortura». Così Rosario Coco, presidente di Gaynet. «Un genitore omosessuale può essere singolarmente un buon genitore, dice Roccella, non si capisce allora perché una coppia omosessuale metterebbe in crisi il “modello antroprologico così caro a Roccella, come se più modelli di famiglia non possano coesistere in una società. Poi dice che nei contratti della Gpa si esclude la madre biologica a prescindere, cosa non vera, perché esistono migliaia di testimonianze che di legami mantenuti in tal senso. Il massimo dell'ipocrisia arriva quando Roccella decanta gli 'orrorì dello sfruttamento dovuto alla maternità surrogata, omettendo di dire che nel 95% dei casi si tratta di una tecnica che utilizzano le coppie eterosessuali, che esistono modelli legislativi di maternità solidaristica (Canada e Uk) e che senza alcuna forma di legalizzazione non si fa altro che perpetrare lo sfruttamento nei Paesi poveri. Non si tratta di essere a favore del mercato, come dice strumentalmente la ministra, ma, al contrario di regolamentarlo. Chi pensa alla chimera del reato universale è responsabile dello sfruttamento delle donne».

«Piena solidarietà a Lucia Annunziata, che durante l'intervista di oggi alla ministra Roccella su Rai3, ha chiesto quali risposte voleva dare alle nostre famiglie che hanno manifestato a Milano, ed alla ennesima volta che la ministra evadeva la domanda ha detto: Prendetevi la responsabilità di farle queste leggi Ca**o». È quanto dichiara Fabrizio Marrazzo portavoce Partito Gay Lgbt+, Solidale, Ambientalista, Liberale. «Trovarsi a parlare con un muro di gomma, che cerca di dare risposte fintamente tecniche a scelte politiche ideologiche che vogliono discriminare i figli delle coppi e Lgbt+, può far perdere la pazienza - prosegue Marrazzo - Annunziata ha mostrato di essere una brava giornalista che cerca di approfondire i fatti e far emergere la verità, ed ha la nostra piena solidarietà alla quale mi auguro si unisca tutto il mondo politico»

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