Alle Muse una Tosca piena di pathos
con un linguaggio cinematografico

Una scena della Tosca
Una scena della Tosca
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Giovedì 13 Ottobre 2016, 17:25
ANCONA - Seconda opera in scena per la Stagione Lirica “Opera Ancona Jesi” al Teatro delle Muse di Ancona domani, venerdì 14 ottobre, alle ore 20.30, con replica domenica  alle  16, con Tosca di Giacomo Puccini. L’opera è un nuovo allestimento della Fondazione Teatro delle Muse. 

L’opera è diretta da Guillaume Tourniaire con la regia di Pete Brooks (il regista degli spettacoli The Train e A Farewell to Arms), le scene ed i costumi sono di Laura Hopkins, le luci di Michele Cimadomo, i video di Simon Wainwright; assistente alla regia Martina Conti, proiezioni Andrew Crofts. 
Nella compagnia di canto: il soprano romeno Cellia Costea è Floria Tosca, Antonello Palombi è Mario Cavaradossi, Alberto Gazale è il Barone Scarpia, Alessandro Spina interpreta Cesare Angelotti, Davide Bartolucci è il Sagrestano, Spoletta è Marco Voleri, Sciarrone è Omar Kamata, Un Carceriere è Bruno Venanzi.
Il Maestro Guillaume Tourniarie dirige l’Orchestra Sinfonica “G. Rossini”, in palco vedremo anche il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” con Maestro del Coro Carlo Morganti e il Coro di Voci Bianche “Artemusica” con Maestro del Coro Angela De Pace.

Tosca è un'opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. La prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900.
Il libretto deriva dal dramma La Tosca di Victorien Sardou, rappresentato per la prima volta il 24 novembre 1887 al Théatre de la Porte-Saint-Martin di Parigi, il cui successo fu legato soprattutto all'interpretazione di Sarah Bernhardt.

È una Tosca con un linguaggio cinematografico – dichiara il direttore artistico della Stagione Lirica Vincenzo De Vivo - La frase lirica che è il primo piano, la capacità di fare un campo lungo, cioè raccogliere una presenza in primo piano e una in fondo o la capacità di fare i piani sequenza come quello dell’inizio del terzo atto. Questa Tosca che nasce da una felice intuizione di un artista, regista come Pete Brooks che ha fatto tanti spettacoli teatrali nel mondo (in Italia The Train-prodotto con Marche Teatro e A farewell to Arms con la sua compagnia imitating the dog) e sapeva di avere una sensibilità per poter affrontare l’opera con i suoi mezzi cioè con il lavoro di attore sui protagonisti e la fantasia visuale attraverso il video, questa è una Tosca cinematografica. 
Vivrete Tosca come in un film che non è realistico ma parte da una recitazione che è realistica, un film che nasce dalle suggestioni di una partitura che ha inventato Puccini; uno spettacolo nuovo, ma che ha le radici nella tradizione musicale, nella drammaturgia musicale di Puccini.

Per un direttore musicale aprire qualsiasi pagina di Puccini è un sogno, pieno di indicazioni, di sfumature di colori, di pathos, di violenza, con una precisione incredibile - ha sottolineato il direttore d’orchestra Guillaume Tourniaire (che ha già diretto ad Ancona Le nozze di Figaro nel 2012) - con il libretto di Illica si è subliamato un dramma già fantastico in Puccini.
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