Lo sceneggiattore anconetano Mochi a Corto Dorico: «Ecco il mio legionario con il poliziotto che sgombera il palazzo dove vivono madre e fratello»

Emanuele Mochi, a destra, con Giuseppe Brigante e il regista Hleb Papou a Locarno
Emanuele Mochi, a destra, con Giuseppe Brigante e il regista Hleb Papou a Locarno
di Giovanni Guidi Buffarini
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Mercoledì 8 Dicembre 2021, 08:05

ANCONA - A Corto Dorico, nel concorso Salto in Lungo, è stato proiettato ieri in anteprima regionale “Il legionario” di Hleb Papou, applaudito e premiato all’ultimo Festival di Locarno. Fra gli sceneggiatori anche il giovane anconetano Emanuele Mochi. Ci abbiamo scambiato quattro chiacchiere: «Il film deriva dall’omonimo cortometraggio del 2017, stessa storia: un celerino, ribattezzato Ciobar per via del colore della pelle, deve partecipare allo sgombero del palazzo occupato in cui vivono anche sua madre e suo fratello. Io, il regista e l’altro sceneggiatore Giuseppe Brigante lo abbiamo realizzato come corto di diploma al Centro Sperimentale. È andato a Venezia, è piaciuto, siamo stati contattati dai produttori, abbiamo deciso di farne un film lungo».

Dove avete girato? «A Roma, nell’ex sede centrale Inpdap, quartiere San Giovanni. Un palazzone occupato davvero, ci vivono in centinaia. Stranieri e anche italiani. Alcuni occupanti fanno le comparse nel film». Riprese complicate? «Riprese all’ultimo respiro, più che altro. Avevamo a disposizione 19 giorni appena. Ma ce l’abbiamo fatta, e direi bene a giudicare dalle reazioni di pubblico e critica. In effetti non è nemmeno mancato il contrattempo. Era il novembre 2020, in piena seconda ondata virale, e uno s’è beccato il Covid, 10 giorni di set fermo». Quando sarà distribuito il film nelle sale? «Non so la data precisa ma Fandango è intenzionata a farlo uscire il prossimo febbraio». Prendete nota, lettori. 
Il programma di oggi
La giornata odierna di Corto Dorico si apre alle 10, nella Sala delle Polveri della Mole Vanvitelliana casa del Festival, con il Pitching Day: gli autori presenti potranno proporre il loro progetto di lungometraggio a ciascuna delle case di produzione (nazionali) accreditate: Lungta Film, Cinemaundici, Mosaicon Film, Kavac Film, Kino Produzioni. Alle 16 in Auditorium sarà proiettato il documentario “Quando tu sei vicino a me”. Il film esplora la realtà quotidiana di una comunità di persone sordocieche, ospiti della Lega del Filo d’oro sulle colline marchigiane. La regista, l’anconetana Laura Viezzoli, sarà in sala. Alle 18 in Sala Polveri si avvia la rassegna Cinemaèreale con il film “Ponticelli terra buona”. Il doc, realizzato dagli allievi dell’atelier di Cinema del Reale di Ponticelli, mostra la periferia a est di Napoli lacerata dalle trasformazioni degli ultimi 40 anni. Alle 18.30 il Sala Boxe, un altro capitolo della rassegna di contenuti in Realtà Virtuale curata da Omar Rashid: “Vr Free” di Milad Tangshir, con Michele Romano e Michele Bono. Alle 19, in Auditorium, il quarto titolo del Salto in Lungo: “Piccolo corpo”, regia di Laura Samani (collegata in video). Una donna in viaggio verso l’ignoto. Il film era a Cannes, nella Semine de la Critique.
La serata
Alle 20,15 nella Sala delle Polveri, si conclude la rassegna di corti frutto della collaborazione tra Corto Dorico e il Festival L’Alternativa di Barcellona.

Mentre alle 21,15 in Auditorium ci sarà la proiezione, alla presenza del regista Yuri Ancarani, del quinto e ultimo Salto in Lungo: “Atlantide”, la storia di un ragazzo veneziano emarginato. Con la colonna sonora Trap di Sick Luke.

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