ANCONA - Restare più tempo in casa ha avuto, soprattutto sulle donne, due effetti diversi: c’è chi ha deciso di dedicare più tempo alla cura del proprio corpo e, perché no, preparando rimedi naturali; e chi invece ha messo da parte i riti di bellezza che era solito svolgere quotidianamente.
I consigli di Melissa Buccella, veterinaria di formazione, naturopata e appassionata ed esperta nell’autoproduzione di cosmesi bio naturale, possono essere interessanti per entrambi i casi. E dal suo motto «Non spalmarti addosso nulla che tu non possa anche mangiare» arrivano i consigli su come riutilizzare l’acqua di riso in ambito cosmetico. «Se c’è una cosa cui non rinuncio mai quando lavo i capelli - dice - è il risciacquo con acqua di riso. I capelli risultano incredibilmente setosi e brillanti, perché apporta minerali preziosissimi. Con un uso costante, i capelli e il cuoio capelluto saranno più idratati ed eventuali fastidiosi pruriti saranno ridotti. Ogni capello, però, è diverso, quindi l’invito è di testare questo rimedio senza alcuna aspettativa, per valutare se è la risposta giusta anche a livello personale. L’acqua di riso - aggiunge - può essere usata anche come tonico per il viso per una pelle perfetta e radiosa. L’amido funge da agente opacizzante per una pelle dall’aspetto sano e una carnagione luminosa».
Una volta scoperti i benefici, Melissa Meglionaturale (come il nome del suo sito) spiega come prepararla: «Esistono molti modi, ma quello che preferisco - confida - è di riciclare semplicemente l’acqua di cottura dopo che ho lessato il riso.
«Per il viso - prosegue - basta mettere una piccola quantità di acqua di riso su un batuffolo di cotone e picchiettare delicatamente su viso e collo perfettamente puliti, come un tonico. Non occorre risciacquare. Si può aggiungere qualche goccia di olio essenziale di lavanda per aromatizzarla e renderla lenitiva, rigenerante e purificante».