Alla scoperta di Portonovo e del Conero, obbligatoria una tappa alla Torre Clementina fatta costruire da Papa Clemente XI per contrastare le scorribande dei pirati

La Torre Clementina fatta costruire da Papa Clemente XI per contrastare le scorribande dei pirati
La Torre Clementina fatta costruire da Papa Clemente XI per contrastare le scorribande dei pirati
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 1 Aprile 2022, 11:56

ANCONA - Alla scoperta di uno dei luoghi più belli del parco del Conero: Portonovo e la natura che la rende un gioiello. Tra natura, arte e devozione Portonovo non è solo una delle località turistiche più famose di tutta la costa adriatica. Una volta raggiunta la celebre località anconetana e trovato parcheggio, si deve scendere verso la spiaggia e dopo aver costeggiato il lago Grande (o del Calcagno) si arriva alla spiaggia.


Un grande e notevole punto di interesse è il fortino napoleonico, costruito durante il Regno d’Italia di Napoleone con l’intento di impedire lo sbarco di navi appartenenti alla flotta inglese, attratte dalla possibilità di rifornirsi di acqua potabile attingendo alla Fonte di Portonovo.

Il fortino venne costruito per ordine del viceré d’Italia, il generale Eugeène de Beauharnais; il progetto della fortificazione si ispira alle costruzioni dell’architetto Francesco di Giorgio Martini. Nel 1860, dopo la battaglia di Castelfidardo e l’entrata delle Marche nel Regno d’Italia, venne meno la funzione militare del fortino e l’edificio cadde in rovina. Il luogo, anche in questa stagione primaverile è decisamente suggestivo, e lungo tutto il tragitto ci saranno occasioni per immortalare una natura ancora non caratterizzata dai flussi turistici tipici dell’estate, un’occasione unica per ammirare un luogo magico.


Dopo aver ammirato anche la torre di guardia (nota anche Torre Clementina, fu fatta costruire nel 1716 da Papa Clemente XI, per contrastare le scorribande dei pirati) si prosegue lungo l’arenile la chiesa di Santa Maria di Portonovo, un piccolo capolavoro romanico costruito dai benedettini dopo il 1034. Sorge su un piccolo rialzo roccioso che si protende nel mare ed è lambita dal verde della macchia mediterranea. Questa chiesa, col suo adiacente monastero (ora distrutto), è l’unico edificio di cui si ha notizia storica a trovarsi nella zona dei due golfi di Portonovo.

Per circa 680 anni è stato così, poiché la Torre Clementina, poco distante, venne costruita solo nel 1716 ed il “giovane” Fortino risale solo a dopo il 1811. Con la chiesa ancora negli occhi si deve proseguire verso il lago Profondo, costeggiarlo ed entrare nel cuore della macchia mediterranea che si trova alle spalle dell’arenile. Come il lago Grande, anche il lago Profondo contribuisce ad arricchire l’ambiente di Portonovo: per quanto riguarda la fauna si ricorda la presenza della gallinella d’acqua, del martin pescatore, del germano reale e della folaga, mentre per la flora, si segnalano la canna di palude, il falasco ed il giunco.


Il sentiero proseguirà tranquillo e rilassante fino al parcheggio nei pressi del lago Grande, da dove la passeggiata ha avuto inizio. In poco meno di 3 chilometri una natura rilassante e facile da raggiungere anche dal capoluogo regionale. Come al solito sarà buona norma verificare le condizioni atmosferiche prima di iniziare l’escursione.

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