Pignotta con la Incontrada porta nelle Marche “Scusa sono in riunione... ti posso richiamare?”: «Sul palco uomini e donne in carriera con tante ansie»

Gabriele Pignotta in una scena con Vanessa Incontrada
Gabriele Pignotta in una scena con Vanessa Incontrada
di Chiara Morini
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Lunedì 21 Febbraio 2022, 10:47

ANCONA - Un vero e proprio mini-tour per le Marche quello che si apprestano a fare Gabriele Pignotta e Vanessa Incontrada con “Scusa sono in riunione... ti posso richiamare?”. Lo spettacolo andrà in scena per quattro serate a partire dal 23 febbraio al Rossini di Civitanova Marche, poi il 24 al Sanzio di Urbino, il 25 alla Fenice di Senigallia e il 26 al Gentile di Fabriano. 
L’ispirazione 
Gabriele Pignotta, che dello spettacolo è anche autore e regista, spiega che quelle che scrive sono tutte commedie che «nascono dalla mia osservazione di quello che vivo. Vado sempre verso l’eccessiva ricerca del successo e dell’individualismo sfrenato». E anche in questa commedia non è da meno. Il titolo, aggiunge, «richiama la realtà. A volte si dice come scusa, altre perché sei veramente in riunione, e spesso si rischia di lavorare 12 ore al giorno rimanendo solo 20 minuti con i figli la sera». 
La storia 
La storia è quella di un gruppo di amici che a 20 anni sono insieme all’Università. Sognano, vivono gli amori, viaggiano, sperano un in futuro di successo, coltivano le amicizie. «Fanno una vita di gruppo – precisa Pignotta – si divertono insieme, preparano gli esami, poi si perdono di vista. Quindici anni dopo si ritrovano per la morte di uno di loro, e sul tavolo finiscono gli insuccessi e le ansie di ciascuno. Tutti gli spettatori potranno arrivare a riconoscersi in almeno uno dei personaggi che saranno sul palco». In quello di Vanessa Incontrada, donna in carriera di successo, ma che sembra scappare da qualcosa. In chi ha sacrificato la carriera per la famiglia, ha due figli, ma poi si sente in gabbia. «Oppure nel mio – spiega il regista-attore – che sono un giornalista dedito alle tematiche ambientali, idealista sia sul lavoro che nella vita. Oppure ancora chi si innamora della persona sbagliata. La storia poi prende la piega di una commedia degli equivoci, con i personaggi che si renderanno conto di essere vittime di un reality, con tanto di colpo di scena».
L’ironia
L’intento di Pignotta è quello di far riflettere il pubblico, con ironia che nella sua penna non manca mai, sull’ossessione della visibilità e sulla brama di successo tipiche della nostra epoca, che si basa pure sui ritmi frenetici della quotidianità e scanditi da un uso eccessivo della tecnologia. «Di certo – osserva Pignotta – non si può più vivere senza di essa, è indispensabile per gestire la vita privata e professionale.

E fin qui passi pure, per un uso che si limiti a quello. Il problema vero della tecnologia è che ormai noi siamo diventati degli avatar, e io non smetterò mai di denunciare questa eccessiva voglia di apparire». Ironia, che per il pubblico si tradurrà in tante risate: «Riderete da sentirvi male. Anche i personaggi rideranno di sé. Tutti dovremmo imparare a fare autoironia». Pignotta scrive, recita e dirige, e ama fare tutte e tre le cose: «Costruisco senza confini: penso (scrivo), metto in scena (dirigo), produco (come protagonista). Non mi piacciono i comparti stagni. Anche se dopo questo spettacolo, mi cimenterò in un testo di terzi, con la tournée di “Tre uomini e una culla”». Info: biglietterie dei teatri.

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