Minimal, vintage, scandinavo, l'appendiabiti deve essere in stile e con il mood in sintonia con la persona che lo usa

Un simpatico appendiabiti
Un simpatico appendiabiti
di Veronique Angeletti
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Sabato 13 Marzo 2021, 08:45

ANCONA - Minimal, vintage, scandinavo, attaccato al muro, sospeso, a piantana, il funzionale appendiabiti è anche un oggetto molto decorativo. E, siccome, si trova all’entrata della casa, vale la pena installarne uno in stile con il mood e in sintonia con la personalità di chi ci abita. Certo, ci sono gli armadi ma, lasciare in bella vista cappotti e giaccheè un’altra cosa. Per il Feng Shui chiudere giubbotti e sciarpe significa far stagnare le energie.

 
Intanto che l’appendiabiti sia un complemento d’arredo interessante lo dimostrano i designer. Alcune creazioni sono considerate addirittura dei pezzi iconici nell’arredamento contemporaneo. Lo “ Siangai”, che prende il nome dal famoso gioco “Shangai”, rappresenta l’esatto momento prima che i bastoncini cadano sul tavolo dopo l’avvitamento ed è firmato da designer italiani (De Pas, D’Urbino e Lomazzi) che lo hanno ideato nel ‘73. Oggi si trova nei principali musei di design del mondo. Riprodurlo non è difficile. Procurarsi tra 4 e 6 aste in faggio. Quelle che si usano per le tende ma senza terminali. Calcolare la lunghezza che si vuole ma, di solito, vanno bene 220 cm e un diametro di 28 mm. Importante è la corda che deve essere decorativa ma resistente. Per chi ama il colore del legno non importa se il legno è o non è verniciato, mentre per chi vuole colorarli invece scegliere aste di legno non trattato. Colorati consentono di spaziare con la fantasia. Ricordarsi, però, che lasciare senza colore o variare le sfumature dell’asta a 40 cm nel fondo o in cima slancia l’appendiabiti.
Molto funzionale, il semplice portabiti fatto con una tavola di legno e qualche gancio. Un oggetto che apre un mondo di varianti. Soprattutto se non la si affissa piatta al muro. Non male metterla come se fosse una mensola. Sopra trovano posto cappelli e borse e sotto si mettono ganci più curvati e si appendono cappotti e giubbotti. La tavola stessa potrebbe essere una vecchia scala di legno. Ma, in quel caso, gli abiti vanno sistemati con le grucce a meno che non ci si agganci un’asta in legno o in acciaio (il contrasto fa un bell’effetto), sotto una panca o un mobile basso e non ci sono più scuse per il disordine.
Un’altra idea è sfruttare doghe di legno.

Ossia fissare orizzontalmente al muro delle liste a distanza regolare l’una dall’altra con dei ganci e fissarle al muro. Il sistema regala più di una soluzioni. Ad esempio, il muro può accogliere una carta da parati speciale e le doghe possono essere verniciate. Ci si abbina dei ganci tutti uguali o diversi l’uno dall’altro. Un vantaggio è che tutto sarà a portata anche dei più piccoli. Infine anche un semplice ramo d’albero può trasformarsi in un appendiabiti. Meglio ancora – ma più complicato - se si recupera un albero vero.

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