Il maestro anconetano Molinelli fa approdare per la prima volta il liscio sul palco dell'Ariston

Il Maestro Roberto Molinelli con il musicista Mirco Mariani
Il Maestro Roberto Molinelli con il musicista Mirco Mariani
di Elisabetta Marsigli
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Mercoledì 3 Marzo 2021, 07:15

ANCONA - È la prima volta in assoluto che il “liscio” approda sul palco dell’Ariston e lo fa con un cast d’eccezione: «La canzone “Bianca Luce Nera” nasce da un felice connubio che vede le star delle balere del liscio, co-artefici del grande successo dell’orchestra Casadei negli ultimi decenni, fondersi con il pop-rock elettronico di Mirco Mariani, musicista tra i più genuini sperimentatori.

Così sono nati gli Extraliscio» racconta l’eclettico Maestro anconetano Roberto Molinelli (principal guest conductor della Russian Philharmonic Orchestra di Mosca e direttore per l’Innovazione dell’Osr di Pesaro) chiamato a dirigere l’Orchestra del festival di Sanremo per questa straordinaria occasione. «Sono stato felicissimo di collaborare con grandi musicisti, veri funamboli dei loro strumenti: Moreno “il biondo” Conficconi, Fiorenzo Tassinari ai clarinetti e sax; Enrico Milli, tromba; Alfredo Nuti, chitarra e la “voce di Romagna” Mauro Ferrara, un mito vivente per i fan del liscio. È voce solista anche Davide Toffolo, leader dei “Tre allegri ragazzi morti”. La rivisitazione del liscio passa proprio attraverso l’incontro di cifre stilistiche così variegate, recuperando ritmi oggi in disuso, come il “Bajon”, e riarrangiandoli con sonorità moderne e contrappunto musicale virtuosistico e stratificato».
Per Molinelli è la terza volta a Sanremo. «Ogni volta ho potuto esplorare generi musicali molto diversi tra loro. Il mio obiettivo è sempre quello di creare il “vestito” su misura per ciascuna canzone, cercando allo stesso tempo di caratterizzarla con il mio stile personale di musicista con esperienze a 360 gradi. Nel 2009, quando arrangiai “Biancaneve” per Alexia e Mario Lavezzi, su testo di Mogol, utilizzando sul palco 5 strumenti acustici del quintetto Ophir, ottenni il primo posto nella votazione della Giuria di Qualità del Festival e fu per me una grande soddisfazione». 
Sarà una operazione speciale quella di coinvolgere tutta l’orchestra, quasi una formula inversa rispetto ai valzer di Strauss: «Infatti, non è prassi consueta per il liscio avere a disposizione un’intera orchestra sinfonica e abbiamo inserito, oltre ai solisti dell’orchestra Casadei sopra citati, anche due strumenti di raro ascolto e visione: il Theremin e il Trautonium, quest’ultimo per la prima volta in Italia e sul palco di Sanremo.

Un cocktail musicale che miscela ingredienti creativi, inconsueti ed esplosivi che sicuramente non mancherà di energizzare l’Ariston e tutti gli spettatori collegati, perché trasformeremo Sanremo in una balera di lusso in mondovisione!».

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