La posizione di Luna e Venere nel Tema Natale svela come ogni persona vive il proprio femminile

La Luna influisce non solo sulle maree ma anche sulle nostre vite
La Luna influisce non solo sulle maree ma anche sulle nostre vite
di Anna Maria Morsucci
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Venerdì 5 Marzo 2021, 12:37

ANCONA - Manca pochissimo alla Festa della donna. Festeggiare il femminile - non sarebbe neanche da dire - andrebbe fatto tutti i giorni. Non solo per vivere meglio nella società ma anche perché, ognuno di noi, ha in sé un principio maschile e un principio femminile. Quindi è fondamentale integrare questi due aspetti della personalità, a prescindere dalle distinzioni di genere. In Astrologia, la posizione della Luna e di Venere nel Tema Natale ci permettono di capire come ogni persona vive il proprio femminile.

La Luna rappresenta le emozioni, il “sentire”, i bisogni emotivi, il modello di donna ideale. Venere rappresenta invece il piacere, il potenziale erotico, il gusto. In un uomo questi due pianeti indicano non solo le emozioni e il piacere ma anche la figura femminile ideale, da cui è attratto.


C’è stato un tempo in cui le donne potevano liberamente esercitare i propri doni. Dalle ricerche di Marija Gimbutas una delle archeologhe più rinomate del ‘900, e ritenuta specialista mondiale dell’età del bronzo indoeuropea, sappiamo che nell’era paleolitica nell’area geografica che si estende dall’Europa occidentale a quella settentrionale era presente un culto dedicato alla Grande Madre Divina. Secondo l’archeologa, il sistema sociale della “vecchia Europa” era matriarcale e ginocentrico, molto prima che la cultura patriarcale venisse introdotta dagli indoeuropei nell’età del bronzo. In quell’epoca quindi, i popoli che abitavano tali zone, credevano che il mondo fosse nato da una creatura femminile. Una madre protettiva, che dava nutrimento e calore ai propri figli, dispensatrice di vita e prosperità. Le donne erano incarnazione vivente della Grande Madre e, di conseguenza godevano di un ruolo sociale importante e di rispetto.

Tuttavia quest’epoca è decisamente molto lontana, visto che circa 4 mila anni fa il ruolo delle donne, fisicamente più piccole e meno forti degli uomini, fu drasticamente ridotto a quello di consorti, concubine o schiave, in ogni caso subalterne. 


Ancora oggi le disparità di genere costituiscono uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla lotta contro la povertà del Pianeta. Tanto che l’Onu ha inserito la parità di genere come uno degli obiettivi della sua Agenda 2030. Se questo obiettivo sembra vicino da raggiungere era impensabile un paio di secoli quando le donne, raramente, potevano avere un ruolo nella società oltre quello di mogli e madri. Un’epoca dove non potevano neanche ereditare direttamente i beni che un padre le lasciava, vedendosi costrette a dover sottostare alle disposizioni del primo maschio disponibile nella linea di successione. Di queste donne si è occupata Maria Grazia La Rosa, studiosa di Astrologia e biografa nel suo libro “Donne, le stelle dei talenti femminili” che ha analizzato la vita e il Tema Natale di alcune donne che hanno fatto la storia ma di cui si conosce decisamente troppo poco. “Le donne hanno dovuto lottare molto per emergere, per essere autonome e poter rivendicare i loro diritti” spiega Maria Grazia La Rosa che, domenica prossima, terrà una conferenza sui personaggi femminili «nel mio libro ne ho scelte 12, una per segno zodiacale, assai diverse per estrazione sociale. Personaggi come Cristina Trivulzio di Belgioioso, una vera e propria madre della patria che diede un prezioso contributo alla causa dell’Unità d’Italia ma anche Amalia Earhart, prima donna aviatrice o Isadora Duncan che ha creato la danza moderna».

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