Franco Fontanella, il cielo nelle stanze: la mostra del pittore osimano si apre domani alla Mole Vanvitelliana

Franco Fontanella, il cielo nelle stanze: la mostra del pittore osimano si apre domani alla Mole Vanvitelliana
Franco Fontanella, il cielo nelle stanze: ​la mostra del pittore osimano si apre domani alla Mole Vanvitelliana
di Lucilla Niccolini
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Martedì 7 Dicembre 2021, 20:47

ANCONA -  Dopo avere esposto le sue creazioni al Pio Sodalizio dei Piceni, nel complesso monumentale di San Salvatore in Lauro a Roma, Franco Fontanella torna nelle sue Marche. La mostra “La vita dipinta di Franco Fontanella”, promossa dalla Regione Marche con il patrocinio del Ministero della Cultura, si inaugura domani, mercoledì 8 dicembre, alle 16,30, alla Mole Vanvitelliana di Ancona. Si rende così giusto riconoscimento a un artista autodidatta, che ha dimostrato il valore della tecnica, dell’accuratezza artigianale, in controtendenza rispetto a mode e correnti.

 
La storia della sua esperienza artistica, che ha già conquistato tanti romani e turisti della Capitale, sarà dispiegata nelle sale della Mole, in un percorso che dalle prime prove approda alle ultime realizzazioni. Nato a Osimo nel 1954, è stato sempre affascinato dall’arte rinascimentale, che ha riprodotto fedelmente, facendone un banco di prova e di addestramento a una mano particolarmente felice. Cimentatosi per decenni nella decorazione di interni, ha rinverdito i fasti, unico dei contemporanei, dopo Pietro Annigoni, della pittura ad affresco, che richiede particolare velocità e grande sicurezza tecnica. La sua abilità è documentata in mostra da fotografie, accompagnate da un video realizzato da Francesco De Melis, che documentano il lavoro svolto in un palazzo nobiliare di Corinaldo. Racconta Stefano Papetti, curatore della mostra assieme a De Melis, a Gino Troli e a Vittorio Sgarbi: «Incaricato, dal proprietario dell’edificio monumentale, di restaurare gli affreschi del piano nobile di Palazzo Cesarini Duranti, ha poi realizzato le decorazioni murali a piano terra.

Per ogni sala, uno stile, da quello pompeiano, al greco etrusco, allo stile rinascimentale che si è sviluppato a Roma, a imitazione delle grottesche rinvenute nella Domus Aurea». Ha poi riprodotto in monocromo, nell’atrio, con effetto trompe l’oeil, in cui ha raggiunto una particolare maestria, gli altorilievi della Colonna Traiana e dell’Ara Pacis, entro riquadri a imitazione del marmo.


Un grandissimo artigiano, dunque, può definirsi Fontanella, che in questa esposizione si conquista un posto di rilievo anche nell’arte iperrealista. Di straordinaria efficacia sono infatti le nature morte, in cui «il suo pennello – sono ancora le parole del professor Papetti, dal suo saggio che apre il catalogo – indugia nel tratteggiare le fibre e i nodi del legno, la lucentezza della seta, la fragranza dei fiori appena colti, il luccichio dei metalli e soprattutto lo scintillio e le trasparenze del cristallo... Sembra voler sfidare la fotografia». Sono molti, i marchigiani che hanno voluto assicurarsi, negli ultimi 50 anni, un suo dipinto, su tela o su parete, nelle loro case. Grazie ai loro prestiti, la mostra di Ancona è ricca di circa 90 opere, tra le quali spiccano tante marine, paesaggi del Conero, di vivida lucentezza, e le vedute di colli e borghi della nostra regione. La mostra alla Mole Vanvitelliana resterà aperta fino al 6 gennaio, a ingresso libero, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 30.
 

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