Le erbe ayurvediche e le piante tintorie ideali per il corpo e i capelli, ecco quali usare e come fare

Le erbe ayurvediche e le piante tintorie un toccasana per i capelli delle donne
Le erbe ayurvediche e le piante tintorie un toccasana per i capelli delle donne
di Federica Buroni
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Venerdì 12 Novembre 2021, 16:32

ANCONA - Curarsi con le erbe ayurvediche e le piante tintorie. Corpo e capelli in particolare, quando si tratta di colorarli. Una tradizione antica, antichissima: già gli egizi ne facevano uso e gli arabi anche. Oggi, queste pratiche sono riscoperte: rituali di bellezza che fanno rima con salute. Ci sono infatti alcuni parrucchieri che ricorrono in modo costante all’uso di queste erbe per “dipingere” i capelli di molte donne intolleranti, se non allergiche addirittura, alle tinture chimiche. Non sono tanti, per la verità, i professionisti del settore ad avere questi prodotti di nicchia ma è importante sapere che ci sono. Nelle Marche, tra gli altri, c’è Glamour Parrucchieri di Marco Spurio, un salone attivo da 39 anni a Maltignano: qui, queste erbe sono ormai di casa e sono diventate un tutt’uno con il proprietario che ne ha fatto una vera e propria filosofia di vita. E di lavoro, soprattutto. “Nel mio salone – spiega Spurio - ho avvertito l’esigenza di trovare un’alternativa alle clienti che mal sopportano le tinture chimiche e a certi componenti come parafenilendiammina, resorcina, petrolati e pigmenti chimici”. Dunque, una scelta bio al cento per cento. 
La provenienza
Sono erbe che provengono da paesi come l’India, l’Iran, il Pakistan, l’Egitto. Ma bisogna fare attenzione. «Vengono trasportate su navi mercantili e un’azienda seria che vuole metterle in commercio, deve provvedere ad analisi costanti e sanificare le piante per eliminare le cariche microbiche e le muffe pericolose per il nostro organismo. E poi ci devono essere tutte le certificazioni necessarie, rilasciate dagli appositi enti». Se è fondamentale la prudenza in questo ambito, è anche vero che «foglie, resine, cortecce, fiori e rizomi, micronizzati, danno vita a polveri colorate, e profumi inebrianti che, con l’uso di acqua calda, riescono a sprigionare un pigmento tintorio che consente di colorare i capelli bianchi. È un po’ come la tecnica della colorazione dei tessuti con polveri naturali». 
Il ruolo dell’hennè
Parola di esperto. «Un ingrediente importante per riuscire a colorare i capelli è la lawsonia inermis ovvero la foglia di una pianta che comunemente si chiama hennè, e che varia il suo tono arancione più o meno spiccato a seconda della zona in cui cresce», chiarisce Spurio.

La lawsonia ha “un forte potere legante sulla cheratina della pelle ma anche su quella di unghie e capelli». Proprio l’hennè «ci permette di far legare le altre piante tintorie come la polvere di malto di noce, l’indigofera, la camomilla, la robbia. Tutte queste ci permettono di creare altri colori avendo così a disposizione più sfumature». Beninteso: prima di effettuare tutto questo lavoro, occorre «effettuare trattamenti per i capelli a base di erbe curative ayurvediche che ci permettono di ottenere una buona porosità con l’uso di fieno greco, rosa damascena, malva bianca, miglio e altre infinità di erbe curative che possono essere mixate». Noticina per addetti ai lavori e non: le erbe tintorie devono essere pure e naturali. Ma per davvero.

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