Creme, luce pulsata, laserterapia e peeling con acido glicolico o salicilico per rendere le nostre mani belle e lucenti

Le creme sono importanti per mantenere le nostre mani belle e lucenti
Le creme sono importanti per mantenere le nostre mani belle e lucenti
di Federica Buroni
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Venerdì 2 Luglio 2021, 09:30

ANCONA - Mani da fata. Ma non sempre è possibile: ci sono tanti fattori che influiscono in modo negativo rendendole una preda facile di attacchi esterni come l’esposizione ai raggi solari, le variazioni di temperatura e l’inquinamento. Un mix spesso micidiale.  «Ed ecco perché è importare curarle con creme e maschere ad hoc, specie la notte - sottolinea Teresa Oldani, estetista di Pedaso -. Bisogna tenerle morbide e vellutate così da evitare anche il rilassamento dei tessuti. Così come è fondamentale usare la protezione con il filtro anti Uv». Parole sacrosante. Ad osservare le lancette dell’orologio, non c’è scampo. «Il processo di invecchiamento inizia già dopo i vent’anni – spiega l’esperta -. I primi segnali sono legati all’assottigliamento della pelle ma anche alla secchezza e alle macchie. Un processo dovuto anche ai vari cambiamenti ormonali». Ma non tutto è perduto. Anzi, oggi ci sono molti trattamenti per ringiovanire questa parte del corpo: le iniezioni di acido ialuronico per esempio, ma anche la luce pulsata, la laserterapia. Oppure, il peeling con l’acido glicolico o quello salicilico.
I dettagli sono importanti, aiutano a focalizzare. A livello del derma, chiarisce l’estetista, «con il trascorrere degli anni, si verifica una diminuzione progressiva di acido ialuronico che determina una perdita di volume; allo stesso modo, diminuiscono elastina e collagene e questo fa sì che si perda elasticità». Si tratta di un work in progress, in ogni caso, il risultato finale è che le mani «mostrano una cute sempre più sottile e, alla fine, perfino le ossa saranno visibili». Tra i trattamenti lampo per il ringiovanimento c’è la luce pulsata, specie per eliminare le macchie. «La luce pulsata le può eliminare ad una lunghezza d’onda tra 540 e 570 nanometri. Ci vogliono vari sedute prima di risolvere il problema: è comunque un trattamento indolore e rapido». E poi c’è il laser. «La laserterapia si basa sull’emissione di luce localizzata e ad elevato contenuto energetico – chiarisce Oldani -: in questo modo la melanina, assorbendola, si distrugge». Un altro sistema decisamente semplice è il peeling con acido salicilico ma si può utilizzare anche l’acido glicolico. «Vietato, però, farli d’estate perché, con il sole, ci potrebbero essere segni permanenti», avverte l’esperta. Con questo metodo, c’è una desquamazione e lo strato superficiale della pelle se ne va. L’altro, potente, rimedio è costituito dalle iniezioni di acido ialuronico. «Si tratta di infiltrazioni rivitalizzanti, così si restituisce turgore ed elasticità alla pelle», fa sapere l’estetista. È un intervento mini invasivo con cui si aumenta lo spessore della pelle.
Se poi si vuole qualcosa di più forte, niente di meglio che il lipofilling. «È un trattamento che consente di prelevare il grasso dall’addome o dai fianchi e iniettarlo sul dorso delle mani.

L’anestesia è locale. È più doloroso ma è comunque veloce».

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