Per martedì grasso coriandoli, ghirlande e centrotavola a festa

Per martedì grasso ghirlande e centri tavola a festa
Per martedì grasso ghirlande e centri tavola a festa
di Veronique Angeletti
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Martedì 16 Febbraio 2021, 14:50

ANCONA - Carri, sfilate, maschere e coriandoli nel segno della tradizione del Carnevale. Con tanto di lancio di caramelle e dolcetti a Fano o di tartufi ad Acqualagna. Una fortuna considerando che, in Francia, a Dunkerque, l’usanza per i mascherati è di fermarsi davanti al municipio in attesa del tiro di aringhe affumicate da parte del sindaco e del consiglio comunale.


Oggi è martedì grasso e quindi diamo un tocco di Carnevale alla casa. È facilissimo e richiede relativamente poco tempo. Salvo per raccogliere i coriandoli. In quel caso, rassegnarsi: l’ultimo - non si sa il perché - di solito non si raccoglie mai prima di giugno. Comunque, non è per quello che non si devono usare. Anzi, sarebbe proprio un peccato. I coriandoli sono italianissimi e vantano una ricca storia di innovazione tecniche. In tante altre lingue non a caso si chiamano “confetti”.

Questa confusione risale al Rinascimento e all’uso di lanciare ai matrimoni dei confetti ripieni di mandorle ma anche “i coriandoli”, confetti ripieni con semi di coriandolo. All’alba del XIX secolo diventeranno delle palline di carta colorata e gesso. Poi, un ulteriore svolta nel 1875 quando l’ingegnere Enrico Mangili, proprietario di una filanda nel milanese, ebbe l’intuito di lanciare a Carnevale i cerchietti provenienti dallo scarto dei fogli bucati dei bachi di seta e l’ultima, la nascita dei coriandoli di carta, nel 1876, ad opera dell’ingegner Ettore Fenderl che, per festeggiare il carnevale di Trieste, non avendo soldi per comprarli, li ricavò dalla carta.


Intanto non c’è festa senza ghirlande.

Prendere un bel nastro di raso di poliestere colorato largo almeno 4 centimetri e usare l’aggraffatrice per alternare stelle filanti e maschere ritagliate nella carta. Per chi ha carta crespa, tagliare direttamente nei rotoli chiusi dei piccoli cilindri spessi 4 cm. Aggraffarli al nastro, srotolarli, fare due o tre piccole torsioni e farli confluire tutti in un unico punto come se fosse una tenda. Non c’è festa, poi, senza un bel centrotavola. Vietatissime le candele. Con la carta è davvero pericoloso. L’ideale è un vaso trasparente riempito di stelle filanti e coriandoli o una bottiglia rivestita di glitter. Usare della colla vinilica. Per chi ha delle perle, riprodurre una maschera. Dare un’aria di festa alle sedie aggiungendo dei fiocchi di tulle coloratissimo.


Infine, un fantastico laboratorio da fare con i più piccoli è disegnare con loro la faccia simpatica di un clown con un grandissimo fiocco, due mani grandi e due enormi scarpe. Con l’aggraffatrice agganciare alla testa, in sequenza, 4 nastri di un 120 cm, 8 nastri alti quanto l’altezza della parete e altri 4 nastri di 120 cm. Aggraffare ogni serie di 4 nastri “corti” ad una manina e 4 nastri lunghi ad ogni piedone. Posizionare le mani sulle due pareti e gli scarponi sul pavimento. Sarà impossibile toglierlo prima di Pasqua.

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