Il chitarrista anconetano Sam Louis della band Smoking With Poets: «Un milione di ascolti su Jamendo»

Il chitarrista anconetano Sam Louis
Il chitarrista anconetano Sam Louis
di Andrea Maccarone
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Giovedì 15 Luglio 2021, 10:59

ANCONA - Una band internazionale in tutti i sensi: tre membri, ognuno residente in un Paese diverso. Ma con l’obiettivo di sfondare prima di tutto in Italia. Almeno questo è il sogno del chitarrista del gruppo, l’anconetano Sam Louis.

 
Sam, come è nato il gruppo? 
«Quando si dice: un po’ per gioco. Beh, per noi è stato proprio così. Io e Andrei Antal, il compositore della band, ci conoscevamo già. Ha vissuto ad Ancona, ma ora vive in Inghilterra. È stato lui, tramite il web, a scovare la cantante russa Victoria Mandelshtam che ha abbracciato con entusiasmo questo progetto».


E per registrare i brani come fate? 
«Tutto digitale e tutto online.

Andrei scrive i testi e me li invia. Io ci lavoro sopra e creo le basi e gli accordi. Poi inviamo tutto a Victoria che sovraincide le parti vocali. Il lavoro viene poi mandato al nostro produttore in Spagna che si occupa delle rifiniture».


Da dove viene il nome della band? 
«È stata un’idea di Andrei, lui è l’intellettuale del gruppo. Lui ama studiare i filosofi e i poeti. Così spesso si trova a fumare sigarette riflettendo su ciò che ha letto. Da qui Smoking With Poets».


Quando avete cominciato a lavorare ai vostri brani? 
«Durante il primo lockdown, proprio perché io e Andrei sentivamo la necessità di dare sfogo alla nostra creatività. Poi, quando abbiamo trovato la cantante, si è completato il cerchio. Anche se questo progetto è un work in progress».


In che senso?
«Ci piacerebbe collaborare con artisti italiani, in particolare marchigiani. Così da poter avere la possibilità di incontrarsi più frequentemente e scrivere musica attraverso un contatto diretto con i musicisti». 


Dunque non si esclude una virata verso un cantato in italiano?
«Esattamente. Per ora i brani sono tutti in inglese per ovvie ragioni, visto che la cantante è straniera. Ma l’obiettivo mio e di Andrei è di rivolgerci principalmente al mercato italiano».


Anche se al momento è proprio il pubblico internazionale ad avervi notato? 
«Una strada non esclude l’altra. È vero che attualmente abbiamo oltrepassato il milione di ascolti sulla piattaforma digitale Jamendo. Ma sarebbe bello avere un gradimento altrettanto ampio anche in Italia». 


Prossime pubblicazioni? 
«Stiamo lavorando al prossimo Ep che uscirà ad ottobre e si intitolerà “Letters”. Intanto abbiamo pubblicato il primo singolo: “To Lana”. Come si evince dal titolo stesso dell’Ep, i brani sono concepiti come fossero delle lettere inviate agli artisti che ci hanno maggiormente influenzato». 


Ovvero? 
«Lana Del Rey, a cui abbiamo dedicato “To Lana”, Aurora e molti altri. Ci sarà anche un brani dedicato a Levante, questo a testimonianza del fatto che gli artisti italiani sono sempre tra le nostre ispirazioni».


Tenterete la strada dei talent?
«Al momento non fa parte dei nostri progetti. Non abbiamo nulla contro i talent, ma per ora preferiamo non addentrarci in quel percorso».


Qualche etichetta discografica si è interessata a voi?
«Sì, ma per adesso non vogliamo vincoli. Vogliamo restare indipendenti sotto ogni punto di vista, soprattutto quello discografico».

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