Chiome belle e voluminose grazie all'innovazione, il medico estetico: «Tecnica non invasiva e indolore»

Patrizia Sacchi, medico estetico con vari studi nelle Marche tra cui Ancona e Jesi
Patrizia Sacchi, medico estetico con vari studi nelle Marche tra cui Ancona e Jesi
di Federica Buroni
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Martedì 15 Febbraio 2022, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 10:40

ANCONA - Una tecnologia unica al mondo, due brevetti mondiali, un’invenzione made in Italy. Tutto per i nostri amatissimi capelli, simbolo di bellezza e sex appeal. Ecco l’ultima novità estetica per contrastarne la caduta: stiamo parlando della Tricogenesi e di un sistema, il Tricopat, super innovativo.

«Tricopat è uno strumento con una metodica brevettata, lo skinpatting, in grado di fronte alla caduta dei capelli - spiega Patrizia Sacchi, medico estetico con vari studi nelle Marche tra cui Ancona e Jesi - è una tecnica non invasiva e indolore, in grado di porre rimedio al diradamento tipico dell’alopecia androgenetica maschile e femminile».


L’alopecia androgenetica 
La nostra chioma è spesso motivo di gloria, bellezza e perfino richiamo sessuale. Già, proprio così: i nostri capelli parlano e ci comunicano quanto e se siamo belli, sani e forti. Ma a volte non tutto va come vorremmo. Sottolinea Sacchi: «La caduta dei capelli riguarda uomini e donne. L’alopecia androgenetica è la causa più comune di alopecia non cicatriziale che colpisce il 50% delle donne e l’80% di uomini: è una forma di calvizie che consiste in una progressiva miniaturizzazione dei folicoli piliferi e nella loro successiva atrofia». Ma la bellezza ci salverà: negli ultimi anni, la medicina estetica ha compiuto molti passi avanti proponendo alcune soluzioni come le cellule staminali, il laser, la carbossiterapia, la medicina rigenerativa, il Prp. «Ora c’è questo nuovo sistema, il Tricopat, una vera novità», rilancia Sacchi. 


Come funziona
L’esperta chiarisce i particolari: «È un’apparecchiatura con una metodica brevettata, lo skinpatting.

Lo strumento utilizza la Tricogenesi unica al mondo, che vanta due brevetti mondiali ed è un’innovazione tutta italiana». E se i dettagli sono importanti, vale la pena sottolineare che si «tratta del frutto di un’esperienza di oltre 15 anni in campo dermatologico. Tricopat nasce grazie a un progetto di ricerca che si è sviluppato all’interno del Polo tecnologico, sede del Cnr, dell’Enea e dell’Università di Bologna». Grazie a questo dispositivo, si «può ottenere un incremento della chioma senza iniezioni ma tramite l’attivazione della fase anagen di follicoli piliferi quiescenti e anche tramite l’attivazione metabolica cellulare del cuoio capelluto». 


I cinque step
La stimolazione per la crescita dei capelli avviene attraverso sei step, come spiega Sacchi. C’è anzitutto la microdermoincisione controllata con cui si agevola il passaggio dei fattori di crescita tramite la creazione di piccoli varchi e contemporaneamente si attiva l’irrorazione ematica e i processi rigenerativi del derma, quindi si passa alla stimolazione a onde pressorie che favorisce la penetrazione di principi attivi. Poi c’è la ionoforesi che serve per trascinare i principi attivi attraverso l’epidermide, l’elettrostimolazione mediante luce Led e la fotostimolazione». Il protocollo Tricopat prevede un ciclo di 4-6 sedute, della durata di 30 minuti, da effettuare ogni tre settimane.

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