Lanzoni e Cafiso in concerto a Macerata ricordano Paolo Piangiarelli, pioniere del grande jazz

Paolo Piangiarelli
Paolo Piangiarelli
di Massimiliano Viti
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Domenica 18 Dicembre 2022, 06:00

«Paolo Piangiarelli aveva una visione della musica che definirei umana. Quando ascoltavamo i brani appena registrati, noi musicisti ci focalizzavamo sulle imperfezioni, lui invece metteva in risalto la freschezza del suono. Diceva che non era importante l’errore ma ciò che sarebbe arrivato subito dopo. L’errore è una metafora della vita perché i momenti brutti ti servono per fare esperienza e per andare avanti».

È il ricordo di Paolo Piangiarelli del pianista Alessandro Lanzoni. Aveva 14-15 anni quando ha cominciato a registrare i dischi per la Philology, l’etichetta discografica di Piangiarelli. Paolo fu il primo a riconoscere il suo talento. Lanzoni vinse il premio Massimo Urbani nel 2006 a 14 anni. Stesso discorso per il sassofonista Francesco Cafiso che vinse lo stesso premio nel 2001 a soli 12 anni. I due musicisti saranno insieme sul palco del teatro Lauro Rossi domani alle 21,15 in un concerto-omaggio a Piangiarelli.


I ricordi


«Ho un ricordo molto vivo di quei giorni a Camerino» esordisce Lanzoni, che poi prosegue: «Praticavo jazz da 2-3 anni e grazie al premio Urbani potevo suonare per la prima volta con musicisti professionisti. Ero super felice. Non pensavo di vincere. Volevo solo stare sul palco e suonare. Poi, il fatto di aver vinto il primo premio e quindi avere la possibilità di registrare un disco fu l’apoteosi». Lanzoni registrò per Philology “I should care” con Ares Tavolazzi al contrabbasso. Ma poi l’anno successivo Paolo volle registrare un secondo album e uscì “On the snow” con il batterista Walter Paoli che si aggiunse a Lanzoni e Tavolazzi.

«Indubbiamente Paolo è stato molto importante nei primi anni della mia carriera» continua Lanzoni. «Era un vero appassionato di jazz. Amava sentirci suonare nel suo studio. Ci dava consigli. Mi confidò che aver scoperto un nuovo giovane talento del jazz fu un momento di rinascita per lui» ricorda il pianista toscano che ora ha 30 anni. Lanzoni condividerà il palco del Lauro Rossi con Francesco Cafiso. I due, ricorda lo stesso Lanzoni, si conobbero proprio a Camerino nel 2006 grazie a Paolo. «Ora ci ritroviamo di nuovo con alcune date, e quella più importante, a livello sentimentale, è senza dubbio Macerata. Una data speciale nella quale eseguiremo anche un paio di brani amati particolarmente da Paolo» anticipa il giovane jazzista toscano.


Una figura essenziale


Anche Francesco Cafiso è molto legato a Piangiarelli. «Una figura essenziale. Ha veramente creduto in me sin dai miei primissimi esordi e mi ha sostenuto come pochi altri, sempre con sincero affetto e immensa stima» ricorda lo stesso sassofonista. «È stato lui che ha parlato di me all’allora direttore artistico di Pescara Jazz Lucio Fumo. Fumo mi invitò a Pescara dove conobbi Wynton Marsalis che, come molti di voi sanno già, mi ha portato alla ribalta internazionale. Ci sono tantissime storie come questa legate a Paolo. Ma al di là di queste, voglio dire che Paolo era una persona speciale. Faceva le cose con il cuore, senza pensare a tutto il resto. Le faceva perché le sentiva e ci credeva, con immensa passione, tenacia e anche un pizzico di sana follia. Ti vorrò sempre bene Paolo e ti sarò sempre grato per tutto ciò che hai fatto per me». Firmato Francesco Cafiso.

La serata che Macerata Jazz dedica a Paolo Piangiarelli inizierà alle ore 19,30 al Pozzo, il pub tradizionale ritrovo di appassionati di jazz.

Per la rassegna “Il Gusto del Jazz” si esibirà il quintetto capitanato dal sassofonista Stefano Conforti (Doriano Marcucci, trombone e percussioni; Tonino Monachesi, chitarra; Davis Padella, contrabbasso e Roberto Bisello, batteria) che presenterà il disco “Different Mood”. Dalle 20,15, nel foyer del teatro Lauro Rossi, sarà possibile visitare la mostra fotografica di Carlo Pieroni “So Long Paolo Piangiarelli” con 50 scatti che raccontano gli innumerevoli e leggendari incontri di Paolo. Alle ore 21.15 il concerto di Alessandro Lanzoni al pianoforte, Matteo Bortone al contrabbasso, Enrico Morello alla batteria e lo special guest Francesco Cafiso al sax alto. Esce per l’occasione il libro “Philology Jazz Records - Storia di un’etichetta discografica di Macerata nota in tutto il mondo” scritto da Roberto Arcuri in collaborazione con Musicamdo. Il volume sarà disponibile nel foyer del teatro. Dalle ore 23,30 si torna al Pozzo con la jam session.

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