Albertino lascia Radio Deejay dopo 35 anni
la lettera d'addio: ecco cosa farà adesso

Albertino lascia Radio Deejay dopo 35 anni, la lettera d'addio agli ascoltatori: ecco cosa farà adesso
Albertino lascia Radio Deejay dopo 35 anni, la lettera d'addio agli ascoltatori: ecco cosa farà adesso
di Simone Pierini
4 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Marzo 2019, 18:43 - Ultimo aggiornamento: 18:45
Albertino lascia Radio Deejay. Una storia lunga 35 anni. Il suo esordio avvenne nel 1984, da allora ha dedicato la sua vita alla stessa emittente radiofonica. Il suo futuro? Albertino sarà il direttore di M2O e andrà in onda dal prossimo primo aprile. Oggi ha salutato i suoi ascoltatori in diretta e con una lunga video lettera pubblicata su Instagram: «Questo non è un addio ma un a risentirci»



«Lasciare Radio Deejay dopo 35 anni non sarà per niente facile - racconta Albertino - Via Massena è il posto dove sono cresciuto e dove ho realizzato i miei sogni. Che non sono finiti. Qui mi sono sentito un campione. Insieme a mio fratello e miei amici abbiamo raggiunto risultati impensabili, portando la radio su un altro livello. Ho avuto la fortuna di poter lavorare con dei talenti straordinari che ancora oggi rappresentano il top dello spettacolo italiano»

«Da Fiorello a Jovanotti, fino a Gerry Scotti - prosegue il deejay - il primo a introdurmi ai microfoni di Radio Deejay un pomeriggio di 35 anni fa. Erano le due. “Ciao sono Albertino”. Lo ripeterò centinaia migliaia di volte. Sono consapevole di essere stato la colonna sonora della vita di molte persone. Ne ho avuto l’ennesima, inaspettata, riprova durante il tour del Deejay Time. L’affetto della gente è stato al di sopra di ogni aspettativa. E continua ad esserlo. Vedere quei ragazzi che affollavano Via Massena o l’Aquafan di Riccione diventare genitori e accompagnare i loro figli alle nostre serate mi riempie di gioia e di orgoglio. Ma non è fantastico tutto ciò? Da grande volevo fare la radio. Non avrei potuto fare altro. Non sono bello, non solo alto, non so giocare a calcio, non so cantare o ballare. Per farmi ascoltare, avrei soltanto potuto usare un megafono. Così è stato, con quello che anch’io ho contribuito a far diventare il più forte di tutti: quello di Radio Deejay».
 
«Adesso che sono grande, nonostante il nome, mi è stata data una nuova opportunità - spiega parlando del suo futuro - una sfida che dal primo di aprile affronterò con il mio gruppo di lavoro, con lo stesso entusiasmo di 35 anni fa. Radio Deejay non si libererà tanto facilmente di me. Ogni sabato pomeriggio con Fargetta, Molella e Prezioso faremo tutti insieme ancora un po' di Deejay Time (in contemporanea anche su m2o). Tutti i giorni mi troverete invece sulla nuova m2o, con tutto il cast dello staff del team della gang. Ma alle 17. Così prima “si va a mangiare”... con calma. Volevo salutare tutti gli ascoltatori di Radio Deejay, ma anche tutti quelli delle altre radio che in questi anni mi hanno ascoltato di nascosto, i vecchi, i nuovi e soprattutto chi mi seguirà su m2o. Questo non è un addio».
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Lasciare Radio Deejay dopo 35 anni non sarà per niente facile. Via Massena è il posto dove sono cresciuto e dove ho realizzato i miei sogni. Che non sono finiti. Qui mi sono sentito un campione. Insieme a mio fratello e miei amici abbiamo raggiunto risultati impensabili, portando la radio su un altro livello. Ho avuto la fortuna di poter lavorare con dei talenti straordinari che ancora oggi rappresentano il top dello spettacolo italiano. Da Fiorello a Jovanotti, fino a Gerry Scotti, il primo a introdurmi ai microfoni di Radio Deejay un pomeriggio di 35 anni fa. Erano le due. “Ciao sono Albertino”. Lo ripeterò centinaia migliaia di volte. Sono consapevole di essere stato la colonna sonora della vita di molte persone. Ne ho avuto l’ennesima, inaspettata, riprova durante il tour del Deejay Time. L’affetto della gente è stato al di sopra di ogni aspettativa. E continua ad esserlo. Vedere quei ragazzi che affollavano Via Massena o l’Aquafan di Riccione diventare genitori e accompagnare i loro figli alle nostre serate mi riempie di gioia e di orgoglio. Ma non è fantastico tutto ciò? Da grande volevo fare la radio. Non avrei potuto fare altro. Non sono bello, non solo alto, non so giocare a calcio, non so cantare o ballare. Per farmi ascoltare, avrei soltanto potuto usare un megafono. Così è stato, con quello che anch’io ho contribuito a far diventare il più forte di tutti: quello di Radio Deejay. Adesso che sono grande - nonostante il nome – mi è stata data una nuova opportunità, una sfida che dal primo di aprile affronterò con il mio gruppo di lavoro, con lo stesso entusiasmo di 35 anni fa. Radio Deejay non si libererà tanto facilmente di me. Ogni sabato pomeriggio con Fargetta, Molella e Prezioso faremo tutti insieme ancora un po' di Deejay Time (in contemporanea anche su m2o). Tutti i giorni mi troverete invece sulla nuova m2o, con tutto il cast dello staff del team della gang. Ma alle 17. Così prima “si va a mangiare”... con calma. Volevo salutare tutti gli ascoltatori di Radio Deejay, ma anche tutti quelli delle altre radio che in questi anni mi hanno ascoltato di nascosto, i vecchi, i nuovi e soprattutto chi mi seguirà su m2o. Questo non è un addio

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