La fortezza unica di Acquaviva protagonista nelle Marche delle Giornate nazionali dei Castelli

La fortezza unica di Acquaviva protagonista nelle Marche delle Giornate nazionali dei Castelli
La fortezza unica di Acquaviva protagonista nelle Marche delle Giornate nazionali dei Castelli
di Lucilla Niccolini
3 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Maggio 2023, 07:05 - Ultimo aggiornamento: 16:30

ACQUAVIVA PICENA - Tra le fortezze meglio conservate delle Marche, quella di Acquaviva Picena sarà la protagonista, nella nostra regione, della XXIV edizione delle Giornate nazionali dei Castelli, domani e domenica: un weekend da trascorrere nell’atmosfera suggestiva e fiabesca degli edifici difensivi che la storia medievale e rinascimentale ci ha tramandato. L’iniziativa, a cura dell’Istituto Italiano Castelli, coinvolge 37 siti in 19 regioni e prevede, dopo l’estate, nuovi appuntamenti nei giorni 16, 17 e 23 settembre, in occasione delle Giornate europee del Patrimonio.

 
L’accoglienza


Ad Acquaviva Picena, domattina alle 10, i visitatori saranno accolti dal presidente della sezione marchigiana dell’Istituto Nazionale dei Castelli, dottor Marcello Verdecchia, nel Piazzale della Rocca. Illustrerà, dopo il benvenuto del sindaco Sante Infriccioli, l’iniziativa e l’importanza che riveste, permettendo al pubblico la conoscenza diretta delle straordinarie architetture difensive. Sarà poi la professoressa Tiziana Marozzi a raccontare la storia della rocca di Acquaviva Picena, per poi passare la parola all’architetto Valerio Borzacchini, che indicherà i successivi interventi edilizi che, nei secoli, ne hanno modificato la struttura. Sarà un’introduzione, dotta ed esaustiva, alla visita guidata dell’intero complesso, che comprende il Palazzo comunale e la chiesa di San Rocco.


La camminata


Il pomeriggio sarà dedicato a una camminata nel centro storico, a partire dalla piazza san Nicolò. Le visite guidate proseguiranno anche la domenica, tra la fortezza medievale, l’Incasato del Colle, fino alla Sala del Palio, a Palazzo comunale.

Comprenderanno una dimostrazione dell’antica lavorazione delle pajarole: appartiene infatti alla tradizione, di cui Acquaviva va fiera, la realizzazione a mano di cesti di frumento, vimini o canne palustri, di cui si occupano le donne. Nel Museo della Pajarola ne è esposta una ricca collezione, assieme alle bamboline di paglia, la cui confezione si è aggiunta, dagli anni Settanta, a quella dei cesti. Ha sede nel mastio della Rocca, imponente struttura che corona la cinta muraria, munita di otto torri poligonali e cilindriche, su cui si aprono tre porte d’ingresso al borgo.


Le tradizioni


Come in tutti i siti coinvolti nelle Giornate nazionali dei Castelli, anche ad Acquaviva il weekend sarà un’occasione per godere di indimenticabili paesaggi a perdita d’occhi dall’alto degli spalti, e per conoscere, assieme a rocche e chiese, le tradizioni del luogo e le specialità enogastronomiche. «I castelli italiani – ha commentato la presidente dell’Istituto Italiano Castelli, Michaela Marullo Stagno d’Alcontres, nel presentare l’iniziativa - sono un tesoro composto di storia, di geografie sociali, di gesta di donne e uomini, che nei secoli hanno popolato e animato territori, guidato economie, grazie alla cultura del saper fare italiano. Salvaguardare i castelli non è solo materia di architettura, restauro, filologia e alto artigianato, ma serve a rivitalizzare siti spesso dimenticati, legati indissolubilmente a città e borghi, vallate e belvederi. Il turismo castellano è capace di risvegliare anche le aree più interne delle nostre regioni, rivalutando l’economia e le risorse locali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA