Giovani voci d’incanto, l’Accademia Rossiniana di nuovo al lavoro

L’Accademia Rossiniana è intitolata al suo fondatore Alberto Zedda
L’Accademia Rossiniana è intitolata al suo fondatore Alberto Zedda
di Elisabetta Marsigli
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Martedì 5 Luglio 2022, 01:20

Sono più di 700 gli allievi dell’Accademia Rossiniana intitolata al suo fondatore Alberto Zedda, che, in questi anni, hanno intrapreso con successo la carriera di cantante lirico nel mondo e, da ieri, è partita la 34esima edizione di questo straordinario seminario permanente, con 19 giovani allievi (provenienti da diversi paesi del mondo) pronti a studiare le tematiche vocali e le drammaturgiche connesse alla restituzione rossiniana e allo sviluppo dell’Edizione critica.


Sguardo al futuro
Le novità 2022 guardano il futuro: dall’ingresso di un partner d’eccezione come la Fondazione Meuccia Severi, creata dall’imprenditrice pesarese per la valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico delle sue collezioni, all’allargamento dell’impegno degli allievi di quest’anno che, oltre al consueto “Viaggio a Reims”, saranno anche protagonisti di diversi concerti al Museo Nazionale Rossini e nel territorio. Come ha sottolineato il presidente della Fondazione Meuccia Severi, Carlo Grossi, «abbiamo potuto riconoscere con ammirazione quanto l’eredità rossiniana abbia generato nel corso degli anni, e quanto si faccia instancabilmente promotrice di sempre nuova linfa che trova concreta espressione in giovani talenti musicali alla conquista dei maggiori palcoscenici mondiali. Binomi come territorio-cultura, giovani-talento, storia-futuro, sono alla base del sodalizio che ci vede oggi protagonisti, in una città che ha un legame indissolubile con una cultura che affonda le radici nel passato e volge lo sguardo al futuro». Una unione e collaborazione tra istituzioni culturali, che valorizza l’attività di formazione di giovani talenti, come ha sottolineato anche il presidente del Rof Daniele Vimini. Diretta dal Sovrintendente del Rof Ernesto Palacio, l’Accademia propone sino al 16 luglio, ad allievi e uditori, lezioni di interpretazione vocale, musicologia ed arte scenica, conferenze a tema e master class: accanto alle lezioni tenute dallo stesso Palacio, con il coordinamento musicale di Rubén Sánchez-Vieco e la collaborazione di Luca Canonici quale vocal coach, il programma comprende anche interventi dei registi Hugo De Ana e Rosetta Cucchi, del regista e cantante Alfonso Antoniozzi, dei musicologi Federico Agostinelli e Marco Beghelli (in collaborazione con la Fondazione Rossini), del fisiatra Frank Musarra e del foniatra Franco Fussi, mentre il cantante Nicola Alaimo terrà una master class.


Il gran finale
Lunedì 18 luglio (ore 20) al Teatro Sperimentale si terrà il consueto Concerto finale, nel corso del quale gli allievi, accompagnati al pianoforte da Elisa Cerri e Rubén Sánchez-Vieco, interpreteranno pagine del repertorio operistico rossiniano. Il viaggio a Reims li vedrà impegnati sia il 13 e 15 agosto alle ore 11 nell’ambito della 43esima edizione del Rossini Opera Festival, che nei “Concerti al Museo”, che si terranno al Museo Nazionale Rossini nei giorni 1, 5, 12, 14 e 16 agosto alle 11. A questo si aggiunge quest’anno un mini-ciclo di concerti dal titolo Salons Rossini, in programma il 24, 27 e 31 luglio alle 21 in alcuni preziosi borghi della provincia di Pesaro e Urbino: San Lorenzo in Campo, Gradara e San Costanzo. Ogni concerto sarà introdotto da una breve prolusione a cura di Andrea Parissi della Fondazione Rossini e concluso da una speciale “degustazione rossiniana”. Alcuni di loro saranno anche scelti per la tournée in Oman che il Rof affronterà in autunno. 
Elisabetta Marsigli
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