​Simone Riccioni : “Il film
è già un evento mediatico”

​Simone Riccioni : “Il film è già un evento mediatico”
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Domenica 5 Gennaio 2014, 02:17 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 19:19
MACERATA - Un evento cinematografico nazionale al Multiplex di Piediripa. Simone Riccioni, l’attore corridoniano protagonista del film di Federico Moccia “Universitari”, torna nella sua amatissima terra con un regalo davvero unico: la prima dell’ultimo film di cui protagonista, “E fu sera e fu mattina”.

Si tratta di uno dei più interessanti progetti del momento, realizzato e diretto dal giovane regista Emanuele Caruso, che ha girato la pellicola attraverso l’innovativo sistema di finanziamento chiamato crowdfunding. Uno dei cinque protagonisti della storia è, appunto, Simone Riccioni, ieri ospite della redazione maceratese del Corriere Adriatico insieme alla fidanzata Valentina Cammarota, che ha voluto fortemente presentare il film in anteprima nelle Marche.



Piediripa di Macerata si aggiunge, dunque, alle grandi città come Torino, Genova, Milano e Napoli in cui il lavoro di Caruso verrà proiettato in anteprima nazionale. Tutto ciò succederà sabato 25 gennaio alle ore 20.30, durante uno speciale evento al quale parteciperà il cast, insieme al regista in persona e a numerosissimi ospiti tra cui artisti del mondo del cinema nazionale e internazionale, imprenditori e personaggi pubblici. Non mancherà ovviamente Simone Riccioni che proprio ieri ha dato la notizia del suo matrimonio con la bellissima Valentina.



“Oltre 3000 persone hanno contribuito alla realizzazione di questo film - spiega l'attore - perché si sono resi conto della qualità del progetto e dell’ottimo lavoro svolto dal regista. Devo dire che abbiamo realizzato qualcosa di molto speciale non solo per la trama e la professionalità degli attori, ma anche per l'ambiente in cui il film è stato girato”.

In effetti, “E fu sera e fu mattina” è stato interamente realizzato in un piccolo borgo delle Langhe piemontesi di appena 2000 abitanti che durante i due mesi di riprese è diventato esso stesso protagonista della pellicola. “Per otto settimane - racconta Simone Riccioni - siamo stati parte di quella realtà e abbiamo vissuto accanto agli abitanti, diventati comparse nel film negli stessi 'ruoli' che svolgono nella vita reale”.



Con “E fu sera e fu mattina”, Emanuele Caruso ha compiuto un piccolo miracolo: con un budget di soli 70.000 euro e in appena due mesi è riuscito a concretizzare un progetto che sicuramente farà molto parlare ed è già un evento mediatico.

“Abbiamo lavorato incessantemente - aggiunge Riccioni, che nel film interpreta il ruolo di Marcello - a volte in condizioni difficili, lontani dalla mondanità che spesso circonda un’opera cinematografica. Ciò che è stato realizzato rappresenta davvero l’essenza di tutto il lavoro che il nostro cast di 30 persone ha svolto, mettendoci tutta la passione e credendo fino in fondo in questo progetto. Per queste ragioni volevo portare il film nella mia terra a cui sono profondamente legato e incontrare di persona coloro che vorranno vedere la prima del film”.



Quando sai che arriva la morte

“Cosa faresti se sapessi quanti giorni ti separano dalla fine?”.

Un interrogativo non di poco conto, ed è ciò che si chiedono i protagonisti di “E fu sera e fu mattina”, il film diretto dal giovane regista piemontese Emanuele Caruso, (noto anche per il suo seguitissimo documentario “Meno 100 kg. Ricette per la dieta della nostra pattumiera”) e che ha tra i protagonisti il corridoniano Simone Riccioni, nel ruolo di Marcello.

Al centro della trama ci sono i rapporti umani e, in particolare, il loro destino nel momento in cui le persone scoprono di avere solo pochi giorni di vita. Sono cinque i personaggi principali del racconto: don Francesco, Gianni, Marcello, Sara Francesca e Luisa. Tutto si svolge in un piccolo paesino delle Langhe piemontesi laddove, nell’infinito scorrere di una (apparente) tranquillità della vita quotidiana, si nascondo storie che commuovono e segreti che sorprendono.

Caruso indaga la maturazione dei rapporti umani dal momento in cui una notizia giunta all’improvviso devasta gli equilibri di una cittadina e i suoi abitanti scoprono di avere ancora solo poche settimane da vivere.

“E fu sera e fu mattina” è un film che fa riflettere, lontano dai cannoni del cinema commerciale, ma che è in grado di toccare profondamente le coscienze di ogni spettatore.
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