​Rosanna Vaudetti
e i 60 anni della Tv

​Rosanna Vaudetti e i 60 anni della Tv
di Stefano Fabrizi
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Venerdì 3 Gennaio 2014, 20:36 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 22:59
ANCONA - Sessant'anni fa la televisione italiana dopo cinque anni di prove tecniche iniziava ufficialmente le trasmissioni. Cambiava un mondo. Dalla radio, che ha ben 90 anni, dove si potevano immaginare i volti di coloro che parlavano ora si poteva vedere l'interlocutore. Come facevano poi tante persone a stare in quella scatola per qualcuno era un mistero… E non si poteva che sorridere. Tanti i personaggi che hanno fatto la storia della televisione italiana, alcuni indimenticabili come Mike Bongiorno, Mario Riva, Corrado. Un posto d'onore lo hanno avuto sicuramente le “signorine buonasera”. La prima fu Elda Lanza, poi via via tante altre che hanno lasciato una scia di ricordi. In questa rosa anche la nostra Rosanna Vaudetti, nata ad Ancona. Fu lei a dare il primo annuncio di un'altra rivoluzione: il passaggio dal bianco e nero al colori, era il 4 novembre del 1961.



La Rai compie 60 anni, cosa ricorda del suo arrivo in azienda?

"Tanta emozione. Ho incontrato le gemelle Kessler e Alberto Sordi. Mi sembrava un gioco, ma poi mi hanno subito "inquadrata" con dei corsi di ambientamento per conoscere bene il mezzo e i luoghi dove lavoravo. Ho subito capito che si trattava di un impegno d'equipe e non solitario".



Tanti personaggi, chi le è rimasto nel cuore?

"Difficile citarne alcuni tralasciando altri. Comunque a primo impulso direi Edmondo Bernacca, Corrado Mantoni, Mike Bongiorno e le colleghe Roberta Giusti e Beatrice Cori".



Cosa le ha dato la Rai?

"Quasi tutto. Il lavoro, ma anche una famiglia. In azienda ho conosciuto mio marito il regista Antonio Moretti: ci siamo inseguiti per tante trasmissioni e poi ci siamo… sposati".



La televisione ha veramente sostituito il focolare domestico?

"All'inizio era uno strumento aggregante. Ora con la diffusione di centinaia di canali e delle nuove tecnologie ci sono televisioni in ogni stanza e sui telefonini… isolando l'individuo".



Un mezzo che fin dal suo esordio ha cambiato i costumi degli italiani, i pro e i contro.

"All'inizio sicuramente bene: insegnava a leggere e scrivere e c'erano i primi grandi sceneggiati che portavano la cultura nelle case degli italiani. Poi la società è cambiata e con essa anche i programmi".



Lei è stata la prima annunciatrice della Tv a colori.

"Era il 4 novembre del 1961 e mi trovavo nella sede Rai di Torino. Comunque il mio primo annuncio in Tv è stato il 26 luglio sempre di quell'anno. Due momenti molto emozionanti".



E cosa è cambiato con l'arrivo del colore?

"Con il colore è arrivata la realtà, anzi… i reality".



Qualche aneddoto.

"Ricordo con emozione la presentazione del film Marcellino pane e vino fatta alla presenza di Giovanni Paolo II nella Sala Nervi. A un certo punto il Papa si è messo a commentare il film e così mi sono travata ad averlo nell'occasione come partner televisivo".



Quanto delle Marche ha portato con la sua presenza alla Rai?

"Credo moltissimo: parlo sempre delle Marche. In particolare della cucina.".



Se la televisione compie 60, la radio ne fa 90. Quale mezzo preferisce.

"Ascolto sempre la radio. Le mie prime esperienze a Radio Marche con Mario De Cicco, ma la televisione è casa mia. E continuo, bontà loro, a frequentarla".
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