L’attore e regista Roberto Rossetti torna nelle sue Marche con il musical “5 anni”: «Un’intensa storia d’amore»

L’attore e regista Roberto Rossetti torna nelle sue Marche con il musical “5 anni”: «Un’intensa storia d’amore»
L’attore e regista Roberto Rossetti torna nelle sue Marche con il musical “5 anni”: «Un’intensa storia d’amore»
di Chiara Morini
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Domenica 18 Dicembre 2022, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 16:32

Roberto Rossetti, attore, cantante, regista, autore, direttore artistico della Compagnia della Marca, lei sarà sul palco del teatro Alaleona di Montegiorgio il 23 dicembre alle 21.15 con il musical “5 anni”, versione italiana di “The last five years”. 


«È un pluripremiato musical di Broadway, con musiche e libretto di Jason Robert Brown, e racconta la storia d’amore di Jamie, che interpreto io, e Cathy, breve ma intensa. Devo dire che è molto bello ma, anche se di musical ne ho molti alle spalle, oltre 20, tra cui cinque internazionali, è forse il più difficile che ho fatto finora nella mia carriera».


Perché il più difficile?
«In altre esperienze, come per esempio in La Bella e la Bestia, dove pure ero protagonista, si cantavano tre canzoni. Qui ne canterò 9, in un atto unico di circa un’ora e mezza. La concentrazione è alta, il lavoro è ed è stato impegnativo e difficile, c’è un po’ di ansia».
Anche per il fatto che sarà nelle sue Marche?
«Sì anche questa è una grande emozione. Abbiamo iniziato in Toscana, poi siamo stati una settimana al Sistina. Ma pensare di essere qui con due date nelle Marche (il musical tornerà a Sant’Elpidio a Mare il 25 marzo 2023), è ancora più emozionante, se vogliamo più difficile. Vede puoi avere il teatro Sistina pieno, ma quando tra il pubblico vengono amici, parenti, collaboratori, è tutto più intenso».
Della storia cosa può dire?
«Jamie racconta la storia seguendo un ordine cronologico, Cathy invece va a ritroso partendo dalla fine, un modo asincrono che però enfatizza le emozioni».
Poi sarà a Porto San Giorgio con la Compagnia della Marca, con quale spettacolo?
«Porteremo “Insania”, realizzato con il co-produttore Fabio Tartuferi, basato sui disturbi mentali».
Lei ce l’ha fatta, ma dalla provincia non è facile avere un posto al sole…
«Sì io sono stato indubbiamente fortunato, ma di quelli che dalla provincia riescono a farcela, se ne contano pochi, saranno quattro, forse cinque, ma ci si può riuscire avendo tanta caparbietà. Lavorare in provincia significa farlo in un grande marasma di situazioni culturali. Poi oltre a questo mi dedico anche alla docenza. Posso assicurare che di talenti in giro ce ne sono tanti, e tra le cose che faccio insegno nell’accademia di Lighea».
Ha già recitato in diversi film, dopo Criminali si diventa a Fermo, ora Acqua alle corde, che esperienza è stata?
«Bella. Cominciata con un provino a cui ho deciso di partecipare, e il regista mi ha dato la parte del sindaco di Montalto delle Marche. Una commedia poetica, su Sisto V, bello recitare insieme a Elio o Giobbe Covatta nei panni del parroco. Ieri abbiamo fatto l’anteprima».
Un augurio da parte sua al mondo dello spettacolo per il nuovo anno?
«Di teatri ne ho girati parecchi, da Bolzano a Caserta.

Quelli gestiti dalle compagnie sono accoglienti e pieni, meno gli altri. L’augurio più bello che posso fare al teatro non è solo che ogni attore possa lavorare, ma anche che ogni teatro possa essere gestito nel migliore dei modi ed essere pieno ogni volta». 

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