Sassoli, serve Europa più verde, digitale, proiettata futuro

Sassoli, serve Europa più verde, digitale, proiettata futuro
Sassoli, serve Europa più verde, digitale, proiettata futuro
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Mercoledì 3 Giugno 2020, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 09:41

BRUXELLES - "La scorsa settimana abbiamo avuto al Parlamento europeo la presentazione del Recovery fund da parte della Commissione europea, sarà la possibilità di sostenere quel rilancio economico di cui abbiamo bisogno", ma "non possiamo permetterci di lasciare indietro quei programmi che a inizio della legislatura erano stati messi sul tavolo con grande ambizione", facendo riferimento agli obiettivi a difesa dell'ambiente. Così il presidente del Parlamento europeo David Sassoli intervenendo ad una conferenza organizzata da Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, insieme al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Secondo Sassoli "adesso abbiamo davanti a noi una grande sfida, una nuova Europa più equa, più verde, più digitale, proiettata al futuro", e che "sia pronta a essere capofila in questa battaglia". Per il presidente del Parlamento Ue "le sfide ambientali possono essere risolte se poniamo le diseguaglianze al centro dell'azione politica", lanciando un messaggio di ottimismo.

"Abbiamo iniziato un anno fa, all'inizio della legislatura, una riflessione su quale poteva essere la nostra chiave di lettura della contemporaneità rispetto al modello sociale che vedevamo fare acqua da tutte le parti e la chiave di lettura è quella di salvare il pianeta, investendo con sostenibilità in un cambiamento dei rapporti sociali ed economici ed investendo in una qualità del modello scoiale che potrebbe ottenere dei grandi risultati", questo "è un po' lo sguardo che questa legislatura europea ha voluto dare sin dal suo inizio" ricordando la presentazione del "Green deal che è stato salutata come un punto di partenza della nostra azione", dice ancora il presidente del Parlamento europeo David Sassoli intervenendo ad una conferenza organizzata da Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

"Sappiamo che questo si è un po' rallentato" a causa della "pandemia e nelle difficoltà oggi abbiamo bisogno di riaffermare alcuni principi, ecco perché quelle ambizioni non possono fermarsi", conclude. 

 

 

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