Migranti: Juncker a Sassoli, riforma Dublino priorità

Migranti: Juncker a Sassoli, riforma Dublino priorità
Migranti: Juncker a Sassoli, riforma Dublino priorità
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Venerdì 30 Agosto 2019, 16:00 - Ultimo aggiornamento: 12:10

BRUXELLES - "I casi delle navi Open arms, e Ocean Viking, così come quelli in corso di Eleonore e Mare Jonio continuano a mostrare l'urgente necessità di soluzioni prevedibili e sostenibili nel Mediterraneo. Questo fino a quando sarà trovata una soluzione strutturale con la riforma del Regolamento di Dublino ed il Sistema di asilo comune europeo, che deve restare priorità comune". Così il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker nella lettera di risposta al leader dell'Eurocamera David Sassoli, dell'8 agosto.

Nella sua risposta a Sassoli, Juncker scrive: "L'imperativo di salvare vite è stato - e continuerà ad essere - in primo piano per l'azione della Commissione, assieme a misure puntate a contrastare l'immigrazione irregolare e a scardinare il modello di business dei criminali che facilitano pericolosi viaggi in mare. Come scrive, i nostri valori devono sempre restare la pietra angolare della nostra politica migratoria".

"Le discussioni in corso tra Stati membri, in cui la Commissione gioca un ruolo attivo, cercando di stabilire accordi temporanei, sono benvenute.

E' tempo di trovare soluzioni tangibili per mettere in pratica gli accordi temporanei". Così il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker nella sua lettera di risposta al leader dell'Eurocamera David Sassoli, dell'8 agosto, di cui l'ANSA ha preso visione. Nella sua missiva Sassoli aveva chiesto l'intervento della Commissione Ue per la Open Arms.

Juncker ricorda che da un punto di vista legale, "la Commissione europea non ha competenza nel coordinamento delle operazioni di ricerca e salvataggio in mare, o per l'individuazione dei porti di sbarco", poiché "queste aree ricadono nella competenza delle leggi nazionali e internazionali". Tuttavia - aggiunge - l'Esecutivo "è stato coerente nel rivolgere l'appello agli Stati membri affinché l'imperativo umanitario sia messo al primo posto e siano trovate soluzioni per le persone salvate in mare". E al di là di questi appelli - aggiunge - "i nostri sforzi per sostenere e coordinare le soluzioni sono stati intensi. Questi sforzi proseguono senza sosta". 

 

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