Da Servigliano fino a Palermo
nel cuore dell'Italia della cultura

Da Servigliano fino a Palermo nel cuore dell'Italia della cultura
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 8 Giugno 2018, 13:01
Un viaggio oltre i confini del mare, che attraversa la storia italiana e che arriva nel cuore della capitale italiana della cultura 2018. Una città dalle mille facce, che cambia ad ogni raggio di sole. Dove tradizione e cultura si abbracciano fino a diventare una cosa sola.
 


1 Il via da Servigliano
A Servigliano è senza dubbio da visitare la Collegiata di San Marco, con il suo organo settecentesco e le reliquie di San Servigliano e di San Gualtiero. C’è poi palazzo Vecchiotti, imponente edificio signorile di tre piani con altana; il recuperato complesso monastico dei frati minori osservanti con il santuario di Santa Maria del piano, costruito su resti di villa romana del primo secolo. Al suo interno una statua dell’Assunta ( XV secolo) e un crocifisso del 1500. Qui d’obbligo visitare anche il Parco della Pace: ai tempi della prima e seconda guerra mondiale campo di concentramento. Verso Trevi ora, poco meno di 100 km.
 
2 La città del Sagrantino
Trevi, in provincia di Perugia, è la città del Sagrantino, dell’Olio e uno dei borghi più belli d’Italia. Salendo verso il centro storico ecco apparire il santuario della Madonna delle Lacrime. La struttura è a croce latina irregolare con un’unica navata slanciata verso l’alto con ampie volte a crociera e rappresenta un significativo esempio del Rinascimento in Umbria. Tra le varie cappelle affrescate meritano particolare attenzione l’Adorazione dei Magi del Perugino (1522), secondo altare a destra, e la Deposizione di Giovanni di Pietro detto lo Spagna (1520). Il cuore del centro storico è piazza Mazzini, chiusa ad angolo dal palazzo comunale del XIII secolo con la torre civica. 160 km ora, verso il Lazio e Tivoli.
 
3 Tappa a Villa Adriana
Passando a Tivoli, città metropolitana di Roma Capitale, è d’obbligo una tappa a Villa Adriana. La villa si distribuì su un’area di almeno 120 ettari, su un pianoro tufaceo compreso tra due fossi, quello dell’acqua Ferrata ad est e quello di Risicoli o Rocca Bruna ad ovest. Per realizzare un complesso così grandioso Adriano decise di spostare la propria residenza fuori della capitale, scegliendo un territorio verde e ricco di acque, nei pressi di Tivoli, a 28 km da Roma, sui banchi tufacei che si allargano ai piedi dei monti Tiburtini. Le spoliazioni di marmi, avvenute già in età medioevale per reimpieghi di vario tipo, hanno determinato una dispersione tale dell’apparato decorativo della villa, che quasi tutti i principali musei e collezioni di Roma e del resto dell’Italia, nonché d’Europa, annoverano tra le loro opere esemplari provenienti da Villa Adriana. Dal 99 è patrimonio Unesco. 115 km ora, verso Civitavecchia.


 
4 Civitavecchia sul Tirreno
Ecco le rive del mar Tirreno, ecco Civitavecchia, anch’essa città metropolitana di Roma Capitale. Di grande impatto visivo il forte Michelangelo, a forma di un quadrilatero (la cui pianta misura circa 100 x 120 metri) con quattro torrioni angolari e il maschio di forma ottagonale. Su uno dei torrioni, quello di levante, è presente il simbolo appartenente allo stemma di papa Giulio II (che fece edificare questa fortezza). Poco distanti dal centro ecco le terme taurine, che furono già descritte nel diario di viaggio del poeta Rutilio Claudio Namaziano nel 416 dopo Cristo. C’è poi il museo nazionale, che ospita numerosi reperti provenienti dall’antica città di Centumcellae (nome con cui i romani battezzarono l’odierna Civitavecchia) e dalle necropoli del territorio. La raccolta si è poi arricchita con materiali scoperti in seguito alla ristrutturazione della zona portuale durante gli anni Cinquanta, e dagli scavi effettuati presso le Terme di Traiano (Terme Taurine). Ora direzione porto, per il traghetto verso Palermo.
 
5 Arrivo a Palermo
Arte, storia, cultura, tradizioni. Palermo è una città dalla molte facce, che partono da palazzo dei Normanni e dalla cappella palatina, senza dimenticare gli altri siti patrimoni Unesco della Palermo arabo-normanna. La cattedrale di Santa Maria Vergine Assunta: uno spettacolo unico da ammirare, senza dimentica di andare a scoprire le tombe imperiali, la cripta ed il tesoro della cattedrale con la splendida corona di Costanza d’Aragona, moglie di Federico II. Da qualche anno a questa parte è possibile salire sui tetti della cattedrale, per ammirare Palermo da altra prospettiva. E poi i mercati, 4 i più importanti, con quello più antico di Ballarò. Da segnalare anche l’interessante orto botanico cittadino, che possiede una collezione di più di 10.000 specie vegetali, molte delle quali di origine tropicale. E poi, vista anche la bella stagione alle porte, anche un tuffo nel mare di Mondello.
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