Da San Lorenzo in Campo per i colli
fino ad arrivare alla città del Palio

Da San Lorenzo in Campo per i colli fino ad arrivare alla città del Palio
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 3 Novembre 2017, 15:29
Un viaggio nel cuore del centro Italia, dalle Marche alla Toscana sfiorando l’Umbria. Un percorso di colline gentile ed orizzonti di alberi colorati d’autunno. Alla scoperta di borghi fino alla maestosa Siena.
 


1 - La valle del Cesano
San Lorenzo in Campo, antico castello posto lungo la valle del medio Cesano, sulla sponda sinistra del fiume, a ridosso di un piccolo rilievo collinare ai cui piedi si sviluppa il borgo. Da vedere l’abbazia benedettina, tra i più bei monumenti romanico-gotici esistenti nelle Marche. Costruita tra il VII e il IX secolo dai monaci, venuti da Sant’Apollinare in Classe, sui resti del tempio di Adone con materiale della città di Suasa. Fu elevata a basilica nel 1943 da Pio XII. È una maestosa costruzione a tre navate. Ha delle arcate a tutto sesto in muratura, sorrette da colonne di granito grigio provenienti dall’Egitto. Merita una visita il museo archeologico del territorio di Suasa, allestito all’interno del palazzo della Rovere. Il percorso consente al visitatore di cogliere l’evoluzione dell’ambiente e del popolamento umano della Valcesano, sino alle soglie del medioevo. D’obbligo anche una visita al piccolo borgo di Montalfoglio. Tre chilometri da San Lorenzo e autentico gioiello d’origine medioevale. 115 km come prima tappa per raggiungere Monterchi.
 
2 - Monterchi tra le colline
Da San Lorenzo in Campo ecco che si arriva a Monterchi, cullati tra le colline di Marche, Umbria e Toscana. Il piccolo gioiello toscano a pochi passi dal confine con le Marche e l’Umbria. Una cittadina fuori dal tempo, famosa in tutto il mondo per la cappella di Santa Maria di Momentana, luogo d’origine del capolavoro di Piero della Francesca “La Madonna del Parto”. Un affresco ora conservato all’interno del museo omonimo, staccato dai muri della chiesa nel 1911 e poi dal 1992 trasferito nell’attuale sede. Un’opera meravigliosa, che colpisce per la bellezza e la purezza del tratto. Una volta usciti dalla sede espositiva è quasi obbligatorio andare alla scoperta del piccolo borgo, scoprire e vivere tutti i vicoli fino ad arrivare in Piazza Umberto I . A brevissima distanza prima Sansepolcro: 15 km.
 
3 - Nella Valtiberina
Si entra nel centro storico attraverso la porta fiorentina, per iniziare a respirare l’aria del centro più importante della Valtiberina toscana, centro di cultura e turismo. Comune, signoria e fortezza medicea di confine: questa la storia di Sansepolcro. Da visitare il Duomo, intitolato a San Giovanni Evangelista, con le opere del Perugino e la Resurrezione di Raffaellino Del Colle (manierista attivo anche nelle Marche, Mercatello sul Metauro ad esempio). Ma la grande bellezza di Sansepolcro è conservata all’interno del museo civico: scrigno dei tesori più belli di Piero della Francesca. Dieci sale espositive dove trovano dimora il polittico della Misericordia e la celeberrima Resurrezione. Non mancano poi le opere di Andrea della Robbia e Pontormo con il suo San Quintino. E ora 50 km circa in direzione Cortona.
 


4 - L’etrusca Cortona
Cortona raccoglie storia etrusca, e racconta una storia che si respira ancora oggi tra musei, mura e palazzi di grande suggestione. Da visitare il Maec, museo dell’accademia etrusca. Notevole il meraviglioso lampadario, la sezione egizia, la biblioteca settecentesca. Al piano terra si può apprezzare la storia degli insediamenti etruschi e romani del territorio con una curata esposizione dei reperti archeologici locali più importanti, come i bronzi di Trestina e di Fabrecce, i corredi dei tumuli della pianura di Cortona, la tabula Cortonensis, i materiali della villa romana di Ossaia. D’obbligo poi un passaggio nella centralissima piazza della Repubblica dove spicca il trecentesco del palazzo del capitano del popolo ed il palazzo comunale. Ultima tappa, Siena. Distanza 70 km.
 
5 - La tappa finale a Siena
La prima tappa, ed inizio obbligatorio per ogni esplorazione senese, piazza del Campo: cuore della città, con l’originale forma a conchiglia. Luogo storico, dove due volte all’anno (2 luglio e 16 agosto) si svolge il celeberrimo palio. Per tradizione la Piazza e il Palazzo Pubblico non appartengono ad alcuna contrada. Si deve salire fino a piazza Santa Maria Assunta per ammirare l’omonima cattedrale ed il Battistero. Dalla cattedrale si sale al Facciatone del Duomo Nuovo, testimonianza dell’inizio di lavori di ampliamento bloccati a causa della grande epidemia di peste nera del 1348. Punto strategico per osservare Siena: si possono salire infatti gli oltre 100 gradini per ammirare la torre del Mangia e Palazzo Pubblico. Da visitare anche la pinacoteca nazionale, scrigno di tesori e maestri come Guido da Siena, Duccio di Buoninsegna e molti altri.
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