La bellezza poco conosciuta dell'Italia
di mezzo da Corinaldo a Montecarlo

La bellezza poco conosciuta dell'Italia di mezzo da Corinaldo a Montecarlo
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 16 Marzo 2018, 13:21
Attraversare il centro Italia, riscoprire le Marche verso mete poco note tra Umbria e Toscana. A legare un passaggio a nord–ovest Lucca, una delle città più belle della penisola.
 


1 - Il via da Corinaldo
Dal pozzo della polenta alla notte delle streghe di Halloween. Corinaldo, in provincia di Ancona, è un borgo unico, dove proprio per pozzo si trasformo in protagonista della leggenda che diede origine alla annuale rievocazione storica omonima: “La Contesa del Pozzo della Polenta”. Da vedere la civica raccolta d’arte “Claudio Ridolfi”, ospitata all’interno dell’ex convento degli Agostiniani. C’è poi la “Sala del costume e delle tradizioni popolari”. Lì sono conservati i migliori costumi utilizzati per la festa del pozzo della polenta, realizzati da sarte locali su modelli rinascimentali, nonché antichi attrezzi per la lavorazione dei tessuti. Tra le torri, spiccano anche quella dello Scorticatore (dove le mura raggiungono i 15 metri di altezza), quella del Mangano e quella del Calcinaro, che prendono il nome dalla professione che svolgeva chi vi abitava. Dal torrione della rotonda, invece, che fa parte dell’aggiunta rinascimentale terminata nel 1490, proseguendo verso il giro di ronda si accede ai Landroni, un corridoio porticato derivato dalla sopraelevazione degli edifici seicenteschi lungo via del Corso. 40 minuti e 35 km e si arriva alla seconda tappa, Frontone.
 
2 - Tappa a Frontone
Un castello appenninico in provincia di Pesaro Urbino, con una poderosa rocca ai piedi del monte Catria. Di storia antichissima, con reperti archeologici che raccontano della presenza di Umbri, Galli e Romani (295 a. C.); poi dai Longobardi e successivamente dai Franchi come testimoniano le preziose pergamene dei monaci Avellaniti e Camaldolesi. Possedimento della famiglia eugubina dei Gabrielli dal 1300 al 1420, il castello passò poi ai conti di Montefeltro, inserendosi stabilmente con il passare degli anni fra le terre del ducato di Urbino. Un borgo fuori dal tempo, dove passeggiare per le viuzze del castello riportano a secoli passati dove la vita era meno urgente. Poco meno di 2 ore e 120 km. Ecco Panicale.
 
3 - Una terrazza sul Trasimeno
Panicale (Perugia) si trova su una terrazza divisa sul Trasimeno e sulla valle del Nestore. Una cittadina che conserva l’impianto di borgo murato pensato per il controllo e la difesa del versante meridionale del lago. Pregevole la chiesa di San Sebastiano, al cui interno si può ammirare il martirio di san Sebastiano (1505) del Perugino. Opera che colpisce per la leggerezza nei colori del paesaggio che ne fa da sfondo, definito da molti come la danza degli arcieri, intorno al santo. All’interno della chiesa, inoltre, si può ammirare anche un affresco, la Madonna in trono, che è stata attribuito allo Spagna, proveniente dalla chiesa di Sant’Agostino, chiesa oggi sconsacrata ed usata come spazio espositivo. A Panicale, da secoli, si eseguono ricami a mano su tulle, con tecniche originali reinventate negli anni Venti del XX secolo grazie alla fondazione di una scuola. Tappa più lunga: verso Lucca per 208 km e 2 ore e mezzo di viaggio.
 


4 -La splendida Lucca
Di Lucca (città che fa provincia) tutti conoscono la cinta muraria, costruita tra il quindicesimo e il diciassettesimo secolo e ancora intatta. Decorata da alberi e prati, è lunga più di quattro chilometri. Sei le porte: Porta Santa Maria, Porta San Jacopo alla Tomba, Porta Elisa, Porta San Pietro, Porta Sant’Anna, Porta San Donato. Uno dei fiori all’occhiello della città è piazza dell’anfiteatro, forma ellittica opera dell’architetto ottocentesco Lorenzo Nottolini e ricavata dall’antico anfiteatro romano. C’è poi torre Guinigi, celebre in tutto il mondo per i lecci che ne abbelliscono la sommità. Infine, da visitare c’è la cattedrale di San Martino, con opere d’arte come la Deposizione di Nicola Pisano, i monumenti funebri di Matteo Civitali, dipinti del Ghirlandaio e del Tintoretto ma soprattutto due capolavori: il crocifisso del Volto Sento e il monumento funebre a Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia. 30 minuti circa e 18 km prima di ammirare Montecarlo.
 
5 - Arrivo a Montecarlo
Il centro storico di Montecarlo (Lucca) è ancora circondato da una splendida cinta muraria. Delle porte trecentesche che si aprivano lungo le mura rimangono la Fiorentina verso Firenze, la Porticciola verso Lucca, mentre la Porta Nuova a sud fu riaperta alla fine del Cinquecento. Domina il paese la rocca trecentesca. Da vedere anche il teatro dell’accademia dei Rassicurati (XVIII secolo), la Collegiata di S. Andrea che conserva ancora la facciata e il portale trecentesco. Di notevole impatto l’Istituto Pellegrini Carmignani che era il vecchio monastero delle Clarisse.
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