Da Cingoli a Pienza, il viaggio unisce
Balcone delle Marche e Città Ideale

Da Cingoli a Pienza, il viaggio unisce Balcone delle Marche e Città Ideale
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 24 Novembre 2017, 15:12
Dal balcone delle Marche alla città ideale. Attraversando storia romana e medioevale. Dalle Marche alla Toscana, abbracciando l’Umbria delle piazze inaspettate e dalle mure solide.


 
1- Il balcone delle Marche
Di sicuro interesse il Duomo intitolato a Santa Maria Assunta. L’attuale chiesa è costruita sul luogo di un preesistente edificio di culto dedicato al Santissimo Salvatore. Questo fu demolito nella prima metà del 600 per la costruzione dell’attuale chiesa. In sacrestia sono conservati importanti polittici del XIV-XV secolo. Nella cattedrale sono poi conservati alcuni monumenti sepolcrali, tra cui quello di papa Pio VIII, che donò alla chiesa una tela raffigurante una Vergine con Bambino in trono fra santi, conservata in sacrestia e utilizzata per la processione annuale in occasione della festa dell’Assunta. Da visitare poi la Collegiata di San Esuperanzio. 150 km in direzione San Gemini ora.
 
2 - Tappa a San Gemini
Borgo medievale di viuzze, scalinate, arcate e torrioni, immerso nell’incantevole paesaggio umbro, e ora anche Città Slow per la bellezza del centro storico, ben conservato e caratterizzato da morfologia e aspetto tipicamente medievali. Il centro abitato di San Gemini sorge sui resti di un piccolo insediamento di epoca romana, Casventum, lungo il tracciato dell’antica via Flaminia. I notevoli resti di un altro centro abitato romano, Carsulae, si trovano a circa 4 km di distanza dal centro abitato. Ritornando in centro notevole è la chiesa di San Giovanni, di cui la facciata romanica, veramente notevole, rappresenta la parte più antica: reca impressa la data di costruzione – 1199 – e i nomi degli architetti. Tra le molte opere da vedere, ricordiamo il fonte battesimale del XVI secolo e la Madonna lignea settecentesca. Direzione Bevagna, meno di 50 km.
 
3 - La splendida Bevagna
Si parta da piazza Silvestri, una delle più interessanti della regione e impreziosisce il paese. C’è poi il Palazzo dei Consoli, che si presenta come una massa quadrangolare con facciata aperta da due ordini di bifore gotiche poggianti su un’ampia loggia coperta da volte a crociera. A fianco si apre la bella scala esterna che conduce al piano superiore. Nel 1886 l’interno venne completamente rifatto per accogliervi un teatro. Il piccolo teatro dedicato al concittadino Francesco Torti presenta tre ordini di palchi e loggione, venne decorato da Domenico Bruschi e Mariano Piervittori. Altri due monumenti spettacolari la chiesa di San Michele e quella di San Silvestro. Ora rotta verso Pacino, 64 km.
 


4- L’antico borgo di Paciano
Un tuffo nel duecento. Paciano presenta una pianta a ventaglio articolata su tre strade parallele collegate da vicoli ortogonali. Il borgo è racchiuso nella cinta muraria trecentesca lunga circa 600 metri, in cui sono incluse otto torri e tre porte di accesso, la Fiorentina, la Perugina e la Rastrella. Per tutto il medioevo il borgo ha costituito un importante castello a guardia del dominio perugino sul territorio del Chiugi. Una passeggiata per i vicoli del centro permette di immergersi in antiche atmosfere. In piazza Repubblica il palazzo del Municipio è interamente ristrutturato in pietra e conserva una Madonna col Bambino del XVI secolo. Infine è da notare il seicentesco palazzo Baldeschi, realizzato per volontà dell’Abate Giacomo Baldeschi in pietra locale e mattoni. Fuori del centro storico si trovano: la chiesa parrocchiale dedicata all’Assunta, sorta intorno al X secolo; la chiesa del Salvatore o “del Ceraseto”, edificata prima del X secolo su un antico tempio pagano. Ultimi 50 km ed ecco Pienza.
 
5 - Il gioiello Pienza
Perla della Val d’Orcia, Pienza, con il suo centro storico, è stata iscritta nella lista del patrimonio dell’Umanità nel 1996. Il suo centro storico è il frutto della prima e riuscitissima applicazione della concezione urbanistica rinascimentale. Gran parte del rilevante patrimonio storico-artistico di Pienza si concentra nella suggestiva piazza dedicata al pontefice Pio II, personalità che tanto ha dato alla cittadina. Non solo la “città ideale”, perché poco lontano si trova (sud est) la riserva naturale di Lucciola Bella. Bagnata dal fiume Orcia che nasce sul Monte Cetona, pochi chilometri più a est al confine tra Val d’Orcia e Val di Chiana. L’elemento tipico del paesaggio della riserva è rappresentato dai calanchi e dalle biancane. Nel 2003 al suo interno sono riemersi i resti fossili di una specie di Stenella, un mammifero marino simile ad un delfino, vissuto nella zona oltre 4,5 milioni di anni fa. Il fossile è di grande valore scientifico perché si tratta del reperto più completo della specie esistente al mondo.
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