Da Fabriano a Bologna, un viaggio
delle meraviglie con la firma Unesco

Da Fabriano a Bologna, un viaggio delle meraviglie con la firma Unesco
di Saverio Spadavecchia
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Venerdì 27 Aprile 2018, 13:28
Da Fabriano a Bologna, passando attraverso Umbria e Toscana. Un viaggio che lega le due città Unesco, per legare arti popolari (Fabriano) e musica (Bologna).
 


1 Fabriano, il sigillo Unesco
La città della carta, la città creativa Unesco è una città da visitare e scoprire con curiosità esplorando il centro storico ed i vicoli che lo caratterizzano. Tappe d’obbligo il museo della carta e della filigrana, la pinacoteca Molajoli ed il museo diocesano. Altro museo da osservare con attenzione quello dell’Acquarello. Un museo particolarissimo, prima realtà dedicata a questa forma d’arte, ospitato all’interno del palazzo vescovile di Fabriano, tra opere di grandissimo valore artistico e la possibilità di “viaggiare” nell’arte di 70 paesi e 750 opere. Da esplorare anche il centro storico, uno tra i più belli delle Marche, senza dimenticare le chiese che punteggiano il centro storico. Poco distante da ammirare l’eremo di Val di Sasso (nella vicina frazione di Valleremita) cenobio benedettino che ospitò, secondo la tradizione, San Francesco (1210) nel suo passaggio a Fabriano. Al suo interno era contenuto il polittico di Gentile da Fabriano che ora si trova all’interno della pinacoteca di Brera dopo le spoliazioni napoleoniche. Ora direzione Perugia, 65 km.
 
2 Perugia e il cioccolato
Subito la Cattedrale di San Lorenzo, gioiello del 1345, decorata soltanto nel lato inferiore da una trama geometrica di rombi di marmo rosa e bianco. Curiosità: il lato della chiesa che si affaccia sulla piazza è in realtà la fiancata laterale, l’ingresso si trova in Piazza Danti. Nel chiostro ha sede il museo capitolare. Ma non c’è solo questo da vedere in pieno centro a Perugia, perché a pochi passi ecco la cattedrale di San Lorenzo ed il monumentale palazzo dei priori. Proprio al suo interno ecco custoditi i tesori della galleria nazionale dell’Umbria. Poco lontano, la basilica da San Pietro, impreziosita nella sua navata centrale da un soffitto a cassettoni in legno riccamente decorato da Benedetto di Giovanni da Montepulciano nel 1556. E poi come non citare piazza IV novembre, dove è la fontana simbolo di tutta Perugia a trasformarla in visione indimenticabile e riconoscibile. Verso la Toscana, ora: Volterra, 157 km.
 
3 L’etrusca Volterra
Etruschi e Romani per l’arte di uno dei centri più conosciuti della Toscana dove il centro storico è padrone assoluto della scena. Prima da vedere, e gioiello originario del dodicesimo secolo, la cattedrale di Santa Maria Assunta sorge al centro del nucleo storico della città, nella Piazza San Giovanni. Una chiesa con una storia, perché venne eretta su una preesistente chiesa dedicata a Santa Maria, e consacrata il 20 maggio 1120 da Papa Callisto II. L’impianto a croce latina si compone di tre navate separate da colonne, chiuse sul fondo da una scarsella fiancheggiata su ciascun lato da due cappelle. Le navate laterali sono coperte da crociere. Curiosità: la città è stata set per parte della saga su grande schermo di “Twilight” (per la precisione “New Moon”, ispirata dai libri campione di incassi di Stephanie Meyer. Ed ora Orgignano Reggiolo, 135 km verso la provincia di Arezzo.
 


4 Ortignano Raggiolo
Nato dall’unione di Ortignano con Raggiolo ed il paese, addossato sul fianco della montagna, presenta tutte le caratteristiche del paese montano casentinese (provincia di Arezzo) . A Raggiolo si trova il Museo della Castagna che mostra tutte le fasi di raccolta e trasformazione di quello che nel passato era un vero e proprio sostituto del pane. Da vedere in località Borgo Badia a Tega, La chiesetta di Sant’Antonio. All’interno una pala d’altare centinata, tardo cinquecentesca, attribuibile ad un artista operante nell’ambito di Raffaellino del Colle. Ultimi 18 km verso Bologna.
 
5 Bologna, la città dei portici
Ultima tappa: Bologna. Un viaggio in una città dal fascino unico che non può non partire proprio dalla piazza principale. Ecco quindi, in tutto il suo splendore, chiusa ad ovest dal Palazzo Comunale (o d’Accursio), sede del Comune di Bologna, delle Collezioni Comunali d’Arte e del Museo Morandi, che costeggia anche l’attigua Piazza del Nettuno, al centro della quale sorge la fontana omonima (detta anche del Gigante) realizzata nel 1565 dal Giambologna. A sud, la Basilica di San Petronio, un esempio di gotico italiano, iniziata sul finire del Trecento e mai terminata. Portici, perché Bologna è la città dei portici: oltre 38 km nel solo centro storico. Proseguendo lungo il centro storico come non ammirare la torre degli Asinelli e la Garisenda.
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