Un "Enrico IV" già da tutto esaurito
Cecchi promette: «Farò una sorpresa»

Un "Enrico IV" già da tutto esaurito Cecchi promette: «Farò una sorpresa»
di Lucilla Niccolini
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Venerdì 3 Novembre 2017, 15:28
ANCONA - Sono già sold out, le prime due serate della lunga settimana di rappresentazione di “Enrico IV” di Pirandello. La nuova produzione di Marche Teatro è il secondo titolo della stagione di prosa anconetana, allo Sperimentale da domani a domenica 12 ottobre. Ne è regista e protagonista Carlo Cecchi, che ha scelto questo dramma per onorare il Centocinquantesimo anniversario della nascita del grande drammaturgo siciliano, premio Nobel per la Letteratura nel 1934.

L’esperienza numero 3
Alla sua terza esperienza con Pirandello – dopo “L’uomo, la bestia e la virtù” nel ‘76 e “Sei personaggi in cerca d’autore” (2001) – Cecchi ha adattato il testo, dirige la messinscena e interpreta il ruolo eponimo, quello del gentiluomo che, caduto da cavallo durante una parata in costume travestito da Enrico IV, imperatore di Franconia, decide di assumerne definitivamente l’identità.
Cecchi ha troppo rispetto per Pirandello per tradirne il messaggio, eppure ha deciso per un adattamento che riduce i tre atti originari a uno soltanto, della durata di poco più di un’ora e mezza. Ha snellito i dialoghi troppo lunghi, ha limato la lingua, qua e là datata. Resta il celebre monologo sulla pazzia, cuore del dramma. E poi, il suo Enrico IV prende la decisione di fingersi pazzo subito dopo essersi riavuto dall’incidente: il mondo, all’improvviso, gli pare così assurdo e grottesco, da indurlo a scegliere la follia. Così il “meta-teatro” pirandelliano assume fattezze più evidenti: l’identificazione col personaggio è totale. Vivrà una “vita recitata”, una rappresentazione continua che trasforma la tragedia in farsa. La conclusione “innovativa” dell’Enrico IV di Carlo Cecchi è top secret: “sarà una sorpresa per il pubblico”, si lascia sfuggire l’artista.

Il debutto nella dorica
Forte è l’attesa per la prima assoluta di questo nuovo lavoro dell’attore fiorentino, che debutta ad Ancona con la sua versione del dramma pirandelliano, la sua nona messinscena prodotta da Marche Teatro, cui è legato sia professionalmente che affettivamente. Le tre settimane di prove febbrili, allo Sperimentale, hanno rappresentato un vero tour de force per la compagnia, un work in progress dell’adattamento, che ha richiesto agli interpreti un grosso lavoro, ad assecondare i ripensamenti, le illuminazioni, i ritocchi linguistici di questo “mostro sacro” del teatro italiano.

Marche Teatro in spolvero
Occasione di grande spolvero, ancora una volta, per Marche Teatro, il cui personale è contemporaneamente impegnato anche a Villa Nappi, dove da quattro giorni Alessandro Sciarroni sta lavorando con una quarantina di attori preselezionati per il suo nuovo lavoro, “Augusto”: il casting definitivo per i 25 interpreti si terrà poi, ancora a Polverigi, dal 15 al 19 gennaio 2018. Nello spettacolo, coprodotto da Marche Teatro, il geniale autore sperimenta la creazione di uno spazio acustico, in cui l’uso della voce, delle sue insolite vibrazioni, si fa corpo scenico, alla ricerca di una dimensione temporale dilatata. Alessandro Sciarroni tornerà poi nelle Marche, al Teatro delle Muse, con “Chroma don’t be frightened of turning the page”, il 9 e 10 febbraio per Scena Contemporanea. 
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