Quarto d'Altino, quattro ciacole in quelle
terre che diventarono la Serenissima

Quarto d'Altino, quattro ciacole in quelle terre che diventarono la Serenissima
di Federica Buroni
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Mercoledì 18 Aprile 2018, 13:32
Insieme, per farsi conoscere. Con un protocollo di intesa con il Polo Museale del Veneto per un viaggio emozionale nel Museo di Altino e in altri siti archeologici del Veneto Orientale; un weekend esclusivo in una terra dal passato glorioso - Quarto d’Altino, della città metropolitana di Venezia - e un’area ricca di storia e misteri come la Laguna Nord di Venezia. Sono questi i primi passi di «The Roman Venice», la rete d‘imprese che si propone di valorizzare, in chiave turistica, i territori prossimi alla realtà archeologica di Altino, inclusi i tratti relativi dei percorsi turistici lungo le vie romane - Annia, Claudia Augusta e Postumia - e della laguna di Venezia. Il tutto attraverso un unico sistema integrato di offerta, con un proprio marchio, composto da importanti strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, ristoranti, ma anche da una linea di navigazione - da Altino a Burano-Torcello-San Francesco del Deserto - e poi, ancora, dal Consorzio Venezia Nativa e da Anticamente, con i suoi prodotti antichi, e da una importante istituzione della conoscenza come H-Farm Education per sostenere percorsi culturali.



Il pacchetto
Il turismo finisce in rete, girare per credere. Ne è una prova il primo pacchetto esperienziale creato: il Roman Venice Weekend che dal venerdì alla domenica offrirà l’opportunità di provare a fare il pane con i grani antichi nel laboratorio Anticamente di Roncade, e una cena al ristorante da Odino a Quarto d’Altino, sul tema della romanità per immergersi, accompagnati da un’esperta archeologa, nel Veneto di duemila anni fa, una visita sensoriale ed emozionale nel rinnovato Museo di Altino, un attraversamento in bragozzo nella Laguna Nord per mescolarsi con la gente e con le abitudini delle splendide isole lagunari provando, acanto alle ultime merlettaie rimaste a Burano, a rubarne gli antichi segreti e, infine, un’immersione emozionale nel grande ‘500 veneziano con una visita guidata di Palazzo Grimani a Venezia cui seguiranno quattro ciacole con i pittoreschi personaggi dei mitici bacari nelle calli veneziane. È la Rete che costruisce, per un turista che sa apprezzare la qualità, gli itinerari taylor made, ovvero fatti su misura, lo slow travel, le nicchie, l’agenzia di viaggio self organized, il viaggio indipendente. E The Roman Venice scommette proprio su questo turismo che saprà premiare le cosiddette destinazioni minori, quelle al di fuori dei grandi flussi di massa, per un turismo sostenibile e di qualità.

Il passato glorioso
Sostenibile, appunto, come un weekend esclusivo in una terra dal passato glorioso. Il territorio che circonda Quarto d’Altino è attraversato dal tratto finale del fiume Sile che si biforca in corrispondenza della frazione di Portegrandi: un cortissimo ramo, che segue il corso originale, è collegato alla laguna veneta per mezzo di una chiusa - il canale Silone - mentre il ramo principale prosegue per Jesolo lungo il canale scavato all’epoca della Serenissima, il cosiddetto Taglio del Sile. Questa zona, affacciata alla laguna e un tempo prevalentemente paludosa, è stata bonificata a partire dal XV secolo, anche se le opere più radicali si sono avute tra il XIX e il XX secolo. Da ricordare che il 70% della superficie comunale è sottoposta a vincolo, quindi lo sviluppo urbanistico è estremamente controllato. Questo per la presenza di alcuni siti di interesse ambientale, paesaggistico e storico: la zona archeologica di Altino, il Parco naturale regionale del Fiume Sile, l’oasi naturalistica di Trepalade e la Laguna Veneta. Ancora un passo indietro, per ricordare che la storia del comune è indissolubilmente legata alla città di Altino, antico insediamento paleoveneto e poi municipium romano. Notevole porto commerciale sulle rive della laguna, Altino decadde in seguito alle distruzioni dei barbari e al mutare delle condizioni ambientali, che determinarono l’impaludamento della zona. La popolazione si trasferì nell’estuario fondando un primo embrione della futura Venezia e altri importanti insediamenti come Torcello, Murano, Burano.
 


Lo sviluppo urbano
Tra l’Otto e il Novecento il centro vitale del comune si spostò più a est, dove si trova tuttora. Questa zona era già molto popolata grazie alle bonifiche, ma lo sviluppo urbano fu favorito anche dal passaggio della ferrovia Venezia-Trieste e dalla costruzione del ponte sul Sile.
 
Il sistema integrato
Roman Venice è sistema integrato di offerta turistica con strutture ricettive, una linea di navigazione (da Altino a Burano-Torcello-San Francesco del Deserto), il Consorzio Venezia Nativa, Anticamente, con i suoi prodotti antichi, e da H-Farm Education per sostenere percorsi culturali.
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