Le vie di Dante, seguire le orme
del sommo poeta tra le città d'arte

Le vie di Dante, seguire le orme del sommo poeta tra le città d'arte
di Federica Buroni
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 21 Febbraio 2018, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 14:25
Mantenere sempre viva e attuale l’eredità del Sommo Poeta è obiettivo e principio delle “Vie di Dante”, il progetto interregionale dedicato ai luoghi tra Toscana e Romagna che il “divino” attraversò nel 1302, durante il suo esilio terminato a Ravenna. E sono sempre di più gli strumenti per aiutare i viaggiatori a scoprire il verso giusto: una brochure informativa in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco) e un sito internet ufficiale (www.viedidante.it) accompagnano lungo i sette comuni - Firenze, Scarperia e San Piero, Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella, Faenza e Ravenna - protagonisti di questa mappa ragionata promossa da Apt Servizi Emilia Romagna e Toscana Promozione Turistica.



Il logo verde e oro
A segnare le “Vie di Dante” c’è anche un’immagine coordinata, con un logo che richiama nelle tonalità di colore - verde e oro - il percorso immerso nella natura dell’Appennino che caratterizza le “Vie”, nonché la regalità che contraddistingue il Poeta. Per tornare tra le righe di un’avventura di arte e di storia, ecco che la brochure, realizzata in 2.500 copie (distribuite alle principali fiere turistiche europee, negli uffici di Informazione turistica di Emilia Romagna e Toscana e direttamente agli operatori turistici dei territori interessati), attraverso le sue 24 pagine accompagna sulle orme di Dante, nell’esilio intrapreso nel 1302 - in seguito alla condanna a morte da parte dei Guelfi Neri saliti al potere a Firenze. E terminato a Ravenna, dove ancora oggi sono custodite le sue spoglie. La Romagna e la Toscana si presentano con una proposta all’insegna del turismo d’esperienza per avvicinarsi alle celebrazioni, nel 2021, per i 700 anni dalla scomparsa del Poeta.



Itinerario slow
Tutto il fascino della lentezza. Piano, perché quello suggerito dalla “Vie di Dante” è un itinerario slow - in bici, a piedi o in treno lunga l’antica via ferroviaria Faenza-Firenze - visitando i luoghi dove il Sommo Poeta visse da esule, tra arte e cultura, artigianato, enogastronomia e natura, alla scoperta di antichi palazzi, pievi romaniche, piccoli borghi, musei e biblioteche e botteghe artigiane. Un itinerario che porterà alla scoperta di una Firenze meno conosciuta rispetto a quella, iconica, del Rinascimento: la Firenze dove Dante Alighieri visse dalla nascita, nel 1265, fino a quello «scendere e ‘l salir per l’altrui scale». Per Dante un luogo di amore e dolore, che torna molto spesso nella Divina Commedia.



Le 33 celebri lapidi
La poesia del procedere. Oltre alle tappe obbligate - dal Battistero fiorentino di San Giovanni, tanto caro a Dante, alla sua tomba a Ravenna - non mancano suggerimenti originali, come la visita delle 33 celebri lapidi dantesche nel Quartiere Medievale di Firenze, il trekking all’Eremo di Gamogna, nel territorio di Marradi, antico complesso monastico del 1053, la tappa nella Grotta Tanaccia, una delle più belle grotte della Vena del Gesso di Brisighella, nel ravennate, o la visita con naso all’insù di Palazzo Milzetti a Faenza, con i suoi meravigliosi soffitti affrescati secondo lo stile Neoclassico. E, per ognuno dei sette comuni lungo i quali si sviluppano le “Vie di Dante”, non possono mancare le indicazioni dei piatti della tradizione e dei prodotti tipici da assaporare per una completa esperienza dei luoghi visitati. L’arte del viaggio.
 
La Lectura Dantis
Mantenere sempre viva e attuale l’eredità del Sommo Poeta è il principale compito, anche attraverso la tradizionale Lectura Dantis, della Società Dantesca la cui sede è nell’antico Palazzo dell’Arte della Lana.
Info www.dantesca.org/cms
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