Da Caltagirone a Osimo, le 10 tappe
da non perdere sulle orme del Giro

Da Caltagirone a Osimo, le 10 tappe da non perdere sulle orme del Giro
di Federica Buroni
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 16 Maggio 2018, 12:37
Dall’Infiorata di Caltagirone ai “senza testa” di Osimo, dalle prelibatezze calabresi a quelle piemontesi: il Giro d’Italia, fino al 27 maggio, offrirà l’occasione di conoscere l’Italia attraverso i suoi borghi, le sue tradizioni e curiosità. Secondo Virail, piattaforma e app che mette a confronto tutti i mezzi di trasporto e consiglia pure soluzioni di viaggio, sono dieci le tappe poco conosciute da non perdere. E allora via, sulla scia dei campioni delle due ruote.



Ceramica e Scala Santa
Se il primo step è da archiviare come gara ciclistica, non lo è di certo come suggerimento di viaggio: siamo a Caltagirone, che è stata la quarta tappa del Giro, con partenza da Catania, 191 chilometri secchi. È stato il primo step in territorio italiano e ha accolto ciclisti e appassionati con il suo centro storico, patrimonio Unesco. Monumento simbolo della Città della Ceramica è la Scala di Santa Maria del Monte, 142 gradini bordati di maioliche colorate che dal 18 maggio al 14 giugno saranno adornati in occasione dell’Infiorata: piante e fiori serviranno, infatti, a realizzare un disegno in onore della Madonna di Conadomini, cui sarà dedicata anche la tradizionale sfilata «A rusedda» che si terrà tra le vie del borgo il 28 maggio. Dopo i ciclisti.

Gelato al tartufo
Poi, l’11 maggio, è toccato a Pizzo Calabro per la settima tappa: borgo affacciato sul golfo di Sant’Eufemia, famoso per il gelato al tartufo, nero e bianco. Con la nona tappa, invece, ci si è fermati a Rocca Calascio: qui le coordinate fissano la maestosità del Gran Sasso d’Italia dove, dal castello, si domina la valle Tirino e l’altopiano di Navelli sopra Calascio. La tappa successiva - ieri, la decima - è stata a Gualdo Tadino, famosa per le sue ceramiche artistiche. Ed ecco l’undicesimo passaggio della carovana rosa: Osimo. Oggi e domani si pedalerà nella città marchigiana dei “senza testa”. Nulla di offensivo: è che nell’atrio d’ingresso del Palazzo Comunale si trovano dodici statue romane acefale, cioè “senza testa”. Le opere abbellivano l’antico foro romano, oggi Piazza Boccolino, ma il motivo per il quale siano rimaste senza testa rimane un mistero. Tra Osimo e Imola - 12esima tappa per altri 213 chilometri da macinare - non potrà mancare una sosta a Pesaro, la città che ha dato i natali al compositore Gioacchino Rossini. Risalendo lo stivale si giungerà in Piemonte. Al 126esimo chilometro il Giro toccherà Grinzane Cavour immergendosi nel paesaggio vitivinicolo tra i più importanti d’Italia: Langhe-Roero e Monferrato, sito patrimonio Unesco.

Il comune reale
Si proseguirà - il 25 maggio - con Venaria Reale, che insieme a Ceresole Reale, è l’unico comune italiano a potersi fregiare del titolo “Reale”. A renderla famosa sono le Residenze Sabaude, parte del sito seriale Unesco, che comprendono la Reggia di Venaria Reale con i suoi giardini e gli ottocenteschi Appartamenti Reali di Borgo Castello nel Parco regionale La Mandria: con i suoi 3.000 ettari, è l’area naturale tutelata e recintata più grande d’Europa. Prima di volare alla volta di Roma, il Giro d’Italia toccherà le Alpi. A Cervinia per la 20esima tappa - il 26 maggio - il Parco Avventura «Bornadou Djouas» offrirà oltre ai percorsi nel bosco, attività tra cui il free-climbing, l’equitazione e il parapendio. Incastonata nel ghiacciaio del Klein Matterhorn si trova poi la grotta di ghiaccio più alta d’Europa.
L’ultima tappa del Giro d’Italia si celebra nella Capitale, il 27 maggio. E guardando sfrecciare i ciclisti nella bella Piazza del Popolo non si potrà fare a meno di assaggiare una grattachecca romana, la tipica bibita a base di ghiaccio e sciroppi di frutta. Ancona sulla scia dei generosi e umili campioni delle due ruote.
 
Un camper con i colori della bandiera Ue
L’Europa pedala al Giro d’Italia con la rete dei propri Centri Europe Direct per valorizzare la presenza dell’Unione sui territori nel campo dello sport, della salute, dell’ambiente, della mobilità sostenibile e della sicurezza alimentare. Un camper con i colori della bandiera della Unione europea affiancherà il «serpentone» rosa della carovana per informare e sensibilizzare i cittadini e gli appassionati di sport sulle opportunità promosse dall’Europa.
Info https://ec.europa.eu
© RIPRODUZIONE RISERVATA