Rifugiarsi nell'abbazia di ValdiCastro
in un mare verde tra grilli e stelle

Rifugiarsi nell'abbazia di ValdiCastro in un mare verde tra grilli e stelle
di Lucilla Niccolini
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Mercoledì 23 Maggio 2018, 13:02
Prati smaltati di verde tenero, vacche al pascolo, cielo terso di montagna. Svizzera? No, Marche. Una piccola Shangri-La, questa valletta che si apre all’ombra del San Vicino. Il santo abate Romualdo, nel Mille, scelse la Val di Castro a rifugio della sua indole mistica, dopo una vita spesa a difendere i valori della cristianità tra i potenti. Ultima abbazia edificata da lui, è preziosa eredità lasciata nel nostro territorio. Non i monaci l’hanno raccolta, ma lavoratori dell’agricoltura e della pastorizia, che hanno creato attorno al gioiello di architettura gotica un’azienda florida, che dal 2006 è anche oasi molto accogliente per turisti in cerca di silenzio agreste.



Il restauro
Il complesso dell’abbazia, per secoli abbandonato, ha ritrovato dignità nel restauro attento, che solo l’ultimo terremoto ha minacciato. Oggi, la bella chiesa a tre navate, dalle pareti riccamente affrescate di santi - tra i quali si riconoscono Cristoforo, Giovanni Battista e Romualdo - è tuttora chiusa al visitatore, che deve accontentarsi di ammirare da fuori la grazia delle tre absidi. Perfettamente agibile, invece, il convento è stato riconvertito in albergo. Le celle frugali dei monaci, allineate sotto le capriate di rovere, accolgono il turista desideroso di pace.
Incastonata in una stretta valle, l’abbazia è luogo nascosto e ameno. Solo la domenica si affolla di gitanti, attratti dalle allettanti proposte dell’azienda agroalimentare, che ha conquistato la Bandiera Verde Agricoltura. La macelleria a chilometro 0 vende la carne di bestiame nato e cresciuto qui, su questi pascoli, abbeverato alla fontana antica dove scorre perenne l’acqua pura dei monti circostanti: il Mitola, il Cimara, il Pietroso, il monte della Sporta, il Maltempo, il Moscosi e il Cipollara. La corte orografica del San Vicino.



Le portate semplici
E sui lunghi tavoli, allineati nelle sale a piano terra dell’abbazia, scorrono le portate semplici e gustose della tradizione: il formaggio prodotto dal locale caseificio, addolcito dal miele di queste api, e poi gli gnocchi al ragù, prima dell’imperdibile grigliata. Sulle graticole roventi, all’aperto, si allineano i tagli migliori di manzo, vitello e agnello, da addentare d’estate sulle tavolate di tronchi secolari, stagionati anno dopo anno dalla neve e dal sole. La magnificenza austera della sala Capitolare è oggi riservata ai conviti laici di famiglie numerose e di partecipanti ai congressi, che qui trovano la location ideale, appartata e protetta.
All’ingresso nel convento, il porticato che circonda su due lati il chiostro, sotto le volte a crociera con costoloni in cotto, è rifugio per chi cerca il conforto della frescura, per letture pensose e meditazione. Come le stanze, al piano superiore, conserva la quiete riflessiva che vi trovarono i seguaci di san Romualdo.



Le passeggiate
I bambini rimangono estasiati dal passeggio dondolante delle vacche bianche, si aggrappano alla staccionata del grande recinto dove pascolano i puledri, scoprono una natura che, nati in città, non avevano mai vissuto con tanta libertà. Non dimenticheranno facilmente un’esperienza così, in un luogo nascosto e tanto ricco di emozioni selvatiche. Da qui, i genitori li condurranno a fare lunghe passeggiate nell’ambiente incontaminato del Parco naturale della Gola della Rossa. Visiteranno di certo, spostandosi in auto, le Grotte di Frasassi, Fabriano e Genga, forse s’allungheranno fino al mare, ma per tornare, la sera, ad ascoltare i grilli dell’Appennino frinire fuori dalle finestrelle delle celle, da cui sorride la notte stellata.



Come arrivare
L’Abbazia in ValdiCastro si raggiunge dalla superstrada SS 76, uscendo a Serra San Quirico. Da qui, seguire le indicazioni per San Giovanni, Vigne. Subito dopo, prima di arrivare a Poggio San Romualdo, si deve deviare a sinistra per ValdiCastro, imboccando una discesa immersa nella vegetazione. Provenendo da ovest, è preferibile prendere l’uscita Fabriano Est, e seguire le indicazioni per Borgo Tufico, Albacina, Poggio San Romualdo. Abbazia di San Salvatore in Valdicastro è di proprietà della Cooperativa Agricola San Romualdo.
Info: Filippo Zenobi 3386128954
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