Riflettori sulle Marche: meraviglia
sulla strada dei mille borghi

Riflettori sulle Marche: meraviglia sulla strada dei mille borghi
di Domenico Ciarrocchi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 10 Maggio 2017, 13:24 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 13:03
Non solo mare e Bandiere Blu. La bellezza passa per le stradine dimenticate dei piccoli borghi. Quelli delle Marche saranno protagonisti domani alle Terme di Diocleziano di Roma dove è stata allestita la mostra “Ai confini della meraviglia”, che presenta al grande pubblico i borghi dislocati in 18 regioni. Da Camerino a Offida, da Gradara a Montelupone, saranno tantissimi i paesini capaci di conquistare la ribalta della Capitale. All’appuntamento non mancheranno approfondimenti sui personaggi che hanno segnato l’arte e la cultura delle Marche, da Giacomo Leopardi a Piero della Francesca fino a Lorenzo Lotto. I visitatori potranno affrontare un viaggio esperienziale: ci saranno stand con prodotti tipici e artigianato artistico, il Corpo di Guardia del Castello di Gradara e nel foyer esterno si esibirà un gruppo di danze antiche. Sarà presente l’istituto alberghiero Nebbia di Loreto.

Le prospettive
L’iniziativa è stata inaugurata lo scorso weekend e ogni giorno è dedicato a una regione diversa. Oggi sarà la volta di un’altra terra ferita dal terremoto, l’Umbria, mentre dopo le Marche si scenderà verso Sud, in Campania. L’esposizione è organizzata con un’enorme quinta teatrale da percorrere a piedi, camminando in un gioco di prospettive tra chiese, rocche, palazzi nobiliari, torri medievali, vicoli e abbazie. Un grande touchwall interattivo riproduce la penisola per conoscere, con il tocco di una mano, la storia e le caratteristiche di ogni destinazione prescelta. Nelle animazioni giornaliere, ospitate in uno spazio che riproduce una piazza, si raccontano il folklore, l’artigianato, l’enogastronomia e le tradizioni culturali tricolori. La mostra sarà aperta fino al 9 giugno e costituisce il primo evento di “2017 Anno dei borghi”, promosso dal Mibact insieme a 18 Regioni. In tutto circa mille i borghi storici, i piccoli centri e i paesini rappresentati nell’esposizione gratuita. Il taglio del nastro è avvenuto con un’esposizione dedicata all’enogastronomia e la presenza del ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini. Si sono esibiti ai fornelli gli studenti degli istituti alberghieri. Il tentativo è quello di mettere insieme la grande ricchezza in termini di storia, saperi e tradizioni dei borghi tricolori accanto alle loro bellezze architettoniche e artistiche. «Valorizzare i borghi e il patrimonio diffuso ci aiuta a sviluppare la nostra idea di turismo, che deve diventare di qualità», ha detto Franceschini, sottolineando il dovere di tutti, dal ministero agli enti locali alle associazioni, «di lavorare insieme condividendo obiettivi, come dimostrato nel Piano strategico per il turismo».

L’obiettivo
L’impegno del ministero è «governare la crescita e ridistribuire i flussi turistici, per promuovere le realtà più piccole e non solo le grandi città d’arte: dal punto di vista turistico il 2017 sta già andando benissimo, dopo un 2016 che ha superato l’anno precedente, quello dell’Expo. Il turismo che crea posti di lavoro può essere la chiave per il ripopolamento dei borghi e per difendere l’identità e il patrimonio immateriale». L’iniziativa ha un valore particolare per le Marche, fra le regioni colpite dal terremoto. Anzi: sono stati proprio i piccoli borghi a lamentare le ferite più gravi. Il timore è la fuga in massa dei turisti da quelle zone, come l’area dei Sibillini, che in questi ultimi anni stavano crescendo a livello di visitatori e attenzione mediatica. Terre «al centro di un progetto di ricostruzione - la chiosa di Franceschini - che vede in primo piano la sicurezza e a cui saranno destinati 4 milioni di euro per le attività culturali e di spettacolo».

Il percorso
© RIPRODUZIONE RISERVATA