Studio a sorpresa: giocare a Ruzzle
può stimolare e migliorare il sonno

Studio a sorpresa: giocare a Ruzzle può stimolare e migliorare il sonno
di Agnese Testadiferro
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Martedì 13 Marzo 2018, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 15:14
Giocare a Ruzzle concilia e migliora il sonno. In concomitanza con la World Sleep Day 2018, del 16 marzo, arriva una scoperta dei ricercatori dell’Ateneo Vanvitelli, pubblicata su Behavioral Sleep Medicine. Lo studio confuta sia la credenza clinica secondo la quale l’incremento dell’attività cognitiva prima di dormire andrebbe evitata perché controproducente soprattutto nei casi di insonnia sia il pensiero sull’uso negativo dello smartphone prima di addormentarsi.

Lo studio
L’idea di approfondimento nasce da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, in collaborazione i ricercatori del Dipartimento Neurofarba (Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino) di Firenze. Alla ricerca hanno partecipato 38 studenti universitari: ciascuno di loro ha effettuato in laboratorio due sonnellini diurni in ordine bilanciato, uno di controllo (C) e uno preceduto da una sessione di training intensivo al gioco (TR), costituita da numerosi round di Ruzzle che implicavano il coinvolgimento simultaneo di numerose funzioni cognitive, ivi incluse le più complesse. «Rispetto alla condizione di controllo – afferma il prof Gianluca Ficca, Direttore Laboratorio del Sonno Dipartimento di Psicologia dell’Università Vanvitelli, tra gli autori della ricerca – il sonnellino preceduto dal training è caratterizzato da un aumento della durata totale di sonno, accompagnato da una riduzione della latenza di sonno e da un aumento dell’efficienza, dovuto alla riduzione della frequenza dei risvegli. La durata del sonno aumenta in modo significativo (più di 15 minuti in 31 soggetti), circa il 20% in più, mentre il tempo impiegato a riaddormentarsi, detto “latenza di sonno” è ridotto in media di 4’10”, circa il 25% in meno».

Il gioco e l’efficienza
Il Ruzzle è un gioco elettronico interattivo che consiste nel comporre il maggior numero di parole di senso compiuto nel minor tempo possibile utilizzando regole e 16 lettere dell’alfabeto sparse senza ordine in un quadrante. «Ai fini della ricerca abbiamo modificato leggermente i punteggi rispetto a quelli restituiti dal gioco comunemente usato, perché il nostro interesse era focalizzato non tanto sul numero assoluto delle parole trovate quanto sulla percentuale rispetto al massimo numero ottenibile. Si è notato un miglioramento del mantenimento del sonno, nonché un miglior apprendimento della strategia di gioco grazie al sonno, verificato chiedendo di rigiocare, di rifare cioè il compito, dopo essersi svegliati».

Speranze per gli insonni
«Riteniamo che questi risultati possano apportare un contributo allo studio dell’insonnia – conclude il prof Ficca - È importante ricordarsi che i cosiddetti “cattivi dormitori” sono coloro che non dormono in modo continuativo. I nostri risultati di questo studio rivelano interessanti implicazioni applicative cliniche e psicosociali e, mostrando che la somministrazione prima di un sonnellino del gioco del Ruzzle favorisce la propensione al sonno e ne migliora la stabilità, aprono la strada alla possibilità di esplorare in futuro l’efficacia di sessioni pianificate di training cognitivo per la cura dei disturbi del sonno».



Ficca è stato allievo del pergolese Fagioli
Il professore Gianluca Ficca, medico psichiatra, è presidente del Corso di Laurea in “Psicologia Applicata ai Contesti Istituzionali” e direttore del Laboratorio del Sonno al Dipartimento di Psicologia dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. È stato dottorando di ricerca con il prof Igino Fagioli, di Pergola. «A lui - esordisce -, scomparso nel 2003, devo tanti dei miei interessi e approfondimenti: ha contribuito in modo significativo ai progressi della ricerca sul sonno in Italia con studi che hanno soprattutto indagato l’ontogenesi dei ritmi-sonno veglia. L’Associazione Italiana Medicina del Sonno, Aims, gli dedica annualmente un premio». Gianluca Ficca è inoltre membro del Comitato Scientifico della Società Europea di Ricerca sul Sonno (Esrs). Tra le sue principali aree di interesse scientifico c’è lo studio delle relazioni tra sonno e memoria. Un suo rilevante interesse professionale parallelo è l’impiego del teatro nella riabilitazione psicosociale; è teatroterapeuta e traduttore teatrale, dirige la Scuola Italiana di Teatroterapia a Napoli.
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