Il seno torna nuovo, il dottor Paci:
«Dopo intervento, gradimento elevato»

Il seno torna nuovo, il dottor Paci: «Dopo intervento, gradimento elevato»
di Lolita Falconi
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Martedì 24 Aprile 2018, 13:24
Sono molte le problematiche estetiche che possono presentarsi a carico della mammella: un ridotto sviluppo dei tessuti, il loro cedimento dopo un dimagramento o una gravidanza, le asimmetrie di volume, di posizione congenite o tardive, mammella tuberosa ed altre. «Frequentemente si rivolgono al mio studio pazienti che lamentano la perdita di volume associata ad un cedimento dei tessuti - spiega il dottor Andrea Paci, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica della casa di cura “Villa Verde” di Fermo - . Sono donne giovani che hanno avuto una o più gravidanze e che hanno visto il loro bel seno trasformarsi a seguito di questi piacevoli eventi. Altri casi riferiscono invece che a seguito della perdita di peso, anche non eccessiva, hanno notato uno sgradevole cedimento dei tessuti mammari. Per far chiarezza ritengo sia opportuno distinguere in due categorie le problematiche: la prima quando il seno è sceso (ptosi mammaria) ma senza eccessiva perdita di volume, la seconda seno sceso e notevole perdita di volume».

La distinzione
Questa distinzione è importante perché, precisa il dottor Paci, «a seconda del difetto cambierà il tipo di intervento; per il primo (seno sceso senza perdita di volume) è sufficiente eseguire una mastopessi (lifting del seno). Nel secondo caso (seno sceso con perdita di volume) si dovrà comunque eseguire una mastopessi e insieme integrare il volume perduto con l’impianto di una protesi. Una precisazione appare importante a questo punto: in linea di principio è sbagliato tentare di eseguire un lifting del seno solo impiantando una protesi. Si rischia di avere un seno più grande ma sempre sceso con tendenza a cedere più facilmente per il peso aggiunto dalla protesi. La mastopessi sia con protesi che senza prevede delle incisioni o attorno all’areola, o anche nel polo inferiore e in alcuni casi più severi estese al solco mammario. L’estensione delle cicatrici dipenderà da quanto tessuto cutaneo dovrà essere rimosso in relazione al grado di ptosi e alla discesa dell’areola».
Al di fuori di questi dettagli tecnici l’intervento ha la finalità di ricostruire «il cono mammario che dovrà avere ben rappresentati tutti i quadranti al di sopra del solco con il complesso areola-capezzolo ben centrato». Il post-operatorio non è particolarmente invalidante, nei casi di impianto di protesi sottomuscolare «si dovranno però seguire attenzioni maggiori per i primi tempi».

Il risultato
Il risultato appena eseguito l’intervento, «sarà già apprezzabile dalla paziente ma si deve tener presente che i tessuti hanno bisogno di tempo per guarire completamente come ad esempio ridurre l’edema e che le cicatrici nei primi mesi subiscono trasformazioni continue - spiega ancora il dottor Andrea Paci -. Il mio consiglio è quello di raggiungere volumi finali che siano proporzionati alla gabbia toracica e anche alla figura della paziente. Le proporzioni tra una donna alta ed una meno cambiano. Gli eccessi di volume non sono consigliabili perché un seno grande è comunque destinato ad invecchiare e scendere più rapidamente. Un bel seno rappresenta ancora oggi per la donne un elemento importante della propria femminilità, una sicurezza per se stesse e non ultimo per la propria intimità. Le donne infatti si sottopongono a questi interventi per propria gratificazione e non per mostrare ad altri. Il percorso che porta a questa decisione non sempre è facile e rapido ma una volta completato l’intervento il grado di soddisfazione è elevato».



Visita a Villa Verde e opera a Villa San Marco
Andrea Paci è nato a Porto San Giorgio il 6 agosto 1961 e vive attualmente a Roma dove lavora come chirurgo specialista in  chirurgia plastica. Nei weekend torna nelle Marche. Effettua visite a Villa Verde (Fermo) e opera a Villa San Marco di Ascoli. Il suo esordio come primo operatore risale al 1992, una rinoplastica su una giovane donna. Da allora non si è più fermato diventando uno dei più quotati chirurghi italiani.
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