Sono le onde d'urto la nuova frontiera
per combattere l'impotenza maschile

Sono le onde d'urto la nuova frontiera per combattere l'impotenza maschile
di Federica Buroni
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Martedì 16 Gennaio 2018, 13:12
In Vallesina la cura senza effetti collaterali per la disfunzione erettile. Ad approfondire il trattamento che nel 70% dei casi ha effetti positivi (fonte Sia, Società italiana di andrologia) sono i medici di medicina generale della Media Vallesina. Recentemente sono stati pubblicati su alcune riviste e giornali a carattere nazionale, i risultati di uno studio multicentrico italiano coordinato dalla Sia su un gruppo di persone in età dai 18 ai 65 anni con disfunzione erettile su base organica. Hanno partecipato alla pubblicazione centri ospedalieri e universitari di Firenze, Napoli, Trento, Bari e Trieste.

Colpiti 3 milioni di italiani
La disfunzione erettile colpisce 3 milioni di uomini italiani ed il dato è solo la punta dell’iceberg. Le cause sono molteplici in parte psicologiche e in parte organiche. Le terapie tradizionali prevedono un riassetto delle abitudini di vita e alimentari quali il controllo del fumo e dell’alcool, ma è altresì importante correggere alterazioni metaboliche attraverso uno stile di vita più consono. Dalla fine del secolo scorso sono utilizzati con successo gli inibitori delle 5-fosfodiesterasi (Viagra, Levitra, Cialis, Spedra) con buoni risultati clinici. Con il tempo, per una serie di ragioni, questi farmaci tendono però ad essere abbandonati.

Le onde d’urto
Ecco allora che l’indicazione terapeutica delle onde d’urto a bassa intensità rappresenta una nuova opportunità in cui l’aspetto fondamentale è la rigenerazione dell’endotelio dei corpi cavernosi. Tali onde hanno un effetto angiogenetico: ristrutturano i vasi sanguigni rinnovando il tessuto cardine per una normale funzione erettile. Questi dati vengono confermati dalla Sia attraverso uno studio preliminare con un risultato clinico apprezzabile sul 70% dei casi. Infatti lo studio nazionale sulle onde d’urto è stato condotto su circa 100 pazienti: nei pazienti di grado lieve-medio 7 su 10 hanno smesso di utilizzare farmaci per tornare ad una sessualità spontanea; mentre questa terapia fisica ha riportato 4 volte su 10, tra i pazienti più gravi un miglioramento nella risposta alla terapia orale.

Il trattamento utile anche nella Ipp
Dati della letteratura internazionale suggeriscono che il trattamento è utile anche nella Induratio Penis Plastica (Ipp). In tale patologia si forma una placca che incurva l’asta rendendo difficile attività sessuale. Con le onde d’urto si riduce la curvatura del 15% e la placca risulta “meno dura” per circa il 60%. La malattia per effetto del meccanismo angiogenetico tende così a stabilizzarsi. Un’ulteriore applicazione delle onde d’urto a bassa intensità sono i dolori pelvici cronici, come quelli causati dalla prostatite. Le onde d’urto si giovano di diversi erogatori per le diverse patologie, con intensità differenziate. In questo caso l’effetto è indirizzato ai recettori locali che vengono “bloccati”. Ne deriva un miglioramento della minzione del dolore pelvico e dell’attività sessuale. Pertanto tale terapia fisica, nei casi in cui è indicata, rappresenta un notevole miglioramento delle possibilità terapeutiche. La disfunzione erettile, detta anche impropriamente impotenza, va considerata un campanello d’allarme. Se soffrono le arterie del pene potrebbero poco dopo soffrire le coronarie. Ecco perché il problema non va sottovalutato.

Un investimento consistente
Nel pieno del lancio della nuova terapia su scala nazionale, in Vallesina, è a disposizione dei pazienti il macchinario a onde d’urto focalizzate a bassa intensità, prodotto dall’azienda leader al mondo per le onde d’urto, la Storz Medical. L’investimento è stato sostenuto dalla Medical Services di Castelplanio, centro medico specialistico e fisioterapico. «L’obiettivo è dare un’opzione terapeutica senza farmaci né effetti collaterali, un trattamento non invasivo, senza rischi, rapido ed indolore - spiega Raffaele Cascia, titolare del centro Medical Services - Ho voluto far conoscere la presenza del macchinario dell’azienda svizzera ai medici di medicina generale che ogni giorno si fanno custodi di preoccupazioni e patologie legate alla disfunzione erettile, meglio conosciuta come impotenza, dei propri pazienti, affinché possano dare loro una chance in più e di ultima tecnologia. Infine, reputo di fondamentale importanza che sia la valutazione clinica, e quindi l’indicazione al trattamento, sia il trattamento stesso vengano eseguiti da mani esperte come quelle del prof. Sergio Leoni, urologo e andrologo».

Patologia causata anche dallo stress
L’impotenza è il nome comune che si attribuisce alla condizione che colpisce la capacità di un uomo di raggiungere o mantenere l’erezione o di eiaculare. Si tratta di una forma di disfunzione erettile e le cause possono essere molteplici, di derivazione emotiva o fisica. L’impotenza può essere conseguenza di alcune malattie come il diabete. Questa, infatti, è una malattia che colpisce la capacità del corpo di utilizzare l’insulina e uno degli effetti collaterali è il danneggiamento dei nervi, strettamente collegati alle sensazioni percepite dal pene. Poi, ci sono diversi disturbi neurologici che possono determinare l’impotenza, come i morbi di Alzheimer e Parkinson. Altre condizioni che determinano l’impotenza possono essere l’ictus e l’epilessia del lobo temporale. Inoltre, l’impotenza può essere causa di un intervento chirurgico alla prostata o persino dalla passione per la bicicletta (per via della pressione sui glutei e i genitali, tale da compromettere la funzione dei nervi). Tra le cause anche l’uso alcuni farmaci che influenzano il flusso del sangue, tra cui i chemioterapici, gli antidepressivi, gli stimolanti del sistema nervoso centrale (anfetamine, per esempio), i diuretici e gli antistaminici.
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