Le onde d'urto preziose per abbreviare
quei pit stop forzati degli sportivi

Le onde d'urto preziose per abbreviare quei pit stop forzati degli sportivi
di Agnese Testadiferro
4 Minuti di Lettura
Martedì 26 Giugno 2018, 12:47
Pit stop forzati non solo per gli sportivi. Ma niente paura: con la tecnologia delle onde d’urto focali i tempi per rimettersi in pista sono abbreviati. Fascite plantare, sperone calcaneare, calcificazioni e tendinopatie sono i traumi che più costringono al riposo ma che oggi possono essere debellati più rapidamente.

Tecnologia all’avanguardia
La terapia con onde d’urto, in inglese eswt - extracorporeal shockwave therapy – può essere un’alternativa alla chirurgia: un trattamento delicato, non invasivo e ambulatoriale. Nello specifico con le onde d’urto focali è possibile localizzare e trattare i singoli punti muscolari dolorosi, detti punti trigger, e le irritazioni dei tendini in diversi strati muscolari. «Per essere sempre all’avanguardia credo che la migliore tecnologia attualmente disponibile nel mercato debba essere messa a disposizione dei propri pazienti – afferma Roberto Rossini, titolare del centro medico Arcadia di Fano – Gli sportivi, e non, cercano sempre i migliori risultati in minor tempo: le onde d’urto focali sono la risposta al trattamento di molti traumi, ecco perché ho scelto di investire sul macchinario di ultima generazione e leader nel settore, della Storz Medical».

Utile per tante patologie
In campo ortopedico-riabilitativo con le onde d’urto focali è possibile trattare tante patologie, tra cui: patologie moscolo-tendinee infiammatorie e inserzioni, calcificazioni periarticolari, tendinopatie della cuffia dei rotatori, epicondilite, tendiniti, spina calcanearea, fascite plantare, pseudoartrosi, trigger points. «Le onde d’urto Storz Medical, soprattutto le focali, hanno una importante validazione clinica. Questo significa che sono stati fatti numerosi studi che ne dimostrano l’efficacia. Sembra una cosa scontata ma in realtà non è così. Non sempre le apparecchiature per la terapia fisica vengono introdotte nel mercato con un ricco bagaglio di letteratura scientifica che ne supporta i risultati – afferma Cristina Ferroni, titolare della Tecnomedical di Senigallia - Per Storz Medical è da sempre una priorità investire nella ricerca ed è per questo che l’azienda collabora con i più importanti centri di ricerca nel mondo. Nell’ambito della terapia fisica le onde d’urto, sia radiali e sia focali, sono la tecnologia biomedicale più all’avanguardia».

Campanelli d’allarme e consigli
Patologie di sovraccarico e lesioni muscolari non riguardano solo gli sportivi. Ma «quando si parla di attività sportiva, i traumi più frequenti, acuti e non, sono quelli a carico di ginocchio, caviglia, spalla e gomito. È chiaro che tutto quello che è prevenzione è ottimale e tutti, ma soprattutto i meno giovani, devono approcciarsi ad uno sport anche non agonistico con una adeguata preparazione – sottolinea il dr Pierangelo De Simoni, direttore Ortopedia e Traumatologia Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord – Il campanello d’allarme dell’insorgenza di una patologia traumatica e soprattutto microtraumatica, è la percezione personale che spesso è anche il primo step per valutarne la gravità». I tempi da dedicare alla guarigione oggi «sono notevolmente abbreviati. E tutto ciò che favorisce la guarigione di un tessuto oggi è dato dalla perfezione dei nuovi strumenti a disposizione che ci permettono di codificare al meglio le informazioni di terapia – afferma il dr Maurizio Ruga, responsabile area riabilitazione del J Medical di Torino - Mentre in passato il trattamento con le onde d’urto focali era l’ultimo step consigliato al paziente, quando tutto il resto non aveva dato risultati, oggi l’onda d’urto arriva prima. L’importante è saper trovare il giusto dosaggio per ogni paziente e indicazione in quanto tutti percepiscono il dolore in modo diverso. Il motto è “if you don’t dose, you don’t know”».
 


Incontro conoscitivo al Tag Hotel di Fano
Incontro su “Le onde d’urto focali in ortopedia e medicina dello sport”. Venerdì 29 giugno alle 19.30 al Tag Hotel di Fano. Interverranno: dr Maurizio Ruga, responsabile area riabilitazione del J Medical di Torino; dr Pierangelo De Simoni (nella foto), direttore Ortopedia e Traumatologia Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord; dr Simone Camilli Meletani, medico dello sport; dr.ssa Ilaria Cleri, fisioterapista sportiva; Lorenzo Martinelli, Storz Medical e Roberto Rossini, titolare del Centro Medico Arcadia di Fano. Il meeting è aperto al pubblico ma rivolto nello specifico a medici di medicina generale, ortopedici, fisiatri, fisioterapisti, sportivi e associazioni sportive. Tra gli argomenti: fascite plantare, sperone calcaneare, calcificazioni e tendinopatie; cosa sono e come si curano con il focus sulla cura attraverso la tecnologia ad onde d’urto focali. L’organizzazione è a cura di Medicina per Me!, Centro Medico Arcadia e Storz Medical.
 
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