È utile soprattutto per chi fa sport?
«In effetti chi fa sport, anche a livello professionistico è più soggetto a questi problemi alle ginocchia, ricordo van Basten che dovette chiudere la sua carriera proprio per questo motivo. Ma la tecnica si può applicare ad ogni paziente con determinate caratteristiche, dai 14 ai 50 anni. Ed è proprio un ragazzo quindicenne- prosegue- il primo paziente operato con successo ormai 3 mesi fa che, dopo il periodo di riabilitazione, ormai è guarito completamente. La nuova tecnica è stata pubblicata su riviste scientifiche internazionali».
Ma come è nata questa metodica destinata a fare scuola in campo medico?
«Prima l’abbiamo testata a livello di laboratorio con vari esperimenti in grado di capire al meglio la metodica. In pratica l’abbiamo realizzata in collaborazione con l’equipe chirurgica maxillo-facciale diretta dal dottor Balercia che la usa per ricostruire il naso. Noi l’abbiamo allargata al ginocchio e stiamo sta pensando di applicarla in futuro per trapianti alla caviglia ed alla spalla. Insomma potrebbe veramente aprirsi un filone importante».
All’intervento ha partecipato il dott.
Marco Cianforlini, che è un medico anconetano (di Torrette) ed alcuni specializzandi. Lei, prof. Gigante si occupa proprio di questi specializzandi della Politecnica...
«Attualmente ne seguiamo una trentina, provenienti praticamente da tutta Italia (Milano, Como, Perugia, Bologna, Roma) che rimangono ad Ancona per 5 anni. C’è tanto interesse da parte dei giovani a queste metodiche, che sono senza dubbio innovative, e che permettono di dare una buona qualità della vita a chi soffre di queste patologie. Il metodo da noi applicato- prosegue- permette di eliminare il ricorso a protesi, rendendo nullo il rischio di infezioni. La cartilagine diventa un cuscinetto fondamentale per proteggere dalle artrosi, evitando anche il rischio di fratture ossee».
Ma quali possono essere i tempi di recupero?
«Tre mesi. Che poi è il tempo intercorso fra l’intervento ed il ritorno alla normalità del nostro primo paziente. Nel primo mese c’è lo scarico completo, nel secondo si ritorna a camminare, nel terzo ad effettuare una corsetta e quindi ritornare alla piena attività. Quanti interventi è possibile programmare in un anno? Diciamo una ventina l’anno, il secondo lo effettueremo a breve, fra pazienti compresi tra i 14 e 50 anni, di cui molti atleti, da selezionare fra quelli più indicati e con particolari caratteristiche. Ma è una tecnica nuova, innovativa ed in evoluzione, quindi foriera di importanti applicazioni in futuro».
Mille interventi annui ad arti e ginocchia
La Clinica Ortopedica della Politecnica Delle Marche è diretta dal prof. Nicola Specchia. Il prof. Gigante dirige la Scuola di Specializzazione in Ortopedia, dove segue una trentina di specializzandi. Come Clinica vengono effettuati circa 1.000 interventi annui agli arti ed alle ginocchia, compresa quella pediatrica del Salesi. Il prof. Gigante è nato a Caprarica di Lecce il 15 agosto del 1962, si è laureato in Medicina e Chirurgia il 27 ottobre 1987 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. È ad Ancona da oltre venti anni.