Christmas Blues, ecco i consigli per
battere la depressione post natalizia

Christmas Blues, ecco i consigli per battere la depressione post natalizia
di Nico Coppari
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Martedì 2 Gennaio 2018, 16:03
Il periodo delle festività volge al termine. Lustrini, cotillon e pallettes del Capodanno sono acqua passata. Cene e pranzi, brindisi e sorrisi dei giorni natalizi sono già lontani. Il rientro nella piena attività lavorativa è dietro l’angolo. Passata l’Epifania ci si ritufferà nel vortice di riunioni, scadenze, progetti da consegnare.

Divertimento e depressione
In molti, nei giorni scorsi, se la sono davvero spassata, assaporando appieno la possibilità di divertirsi, di fare grosse e grasse risate con amici e parenti, di scambiarsi serenamente auguri e buoni propositi per l’anno nuovo. Altri, invece, no. «Questo è un periodo dell’anno molto particolare e delicato per chi è solo o è debole – dice la psicologa di Villa dei Pini di Civitanova Marche, Katia Marilungo – È un periodo vissuto dalla società con spirito festoso e gioioso che può trasformarsi, per alcuni, in un autentico stress psicologico. Quasi una trappola da cui non si riesce a sottrarsi. Il susseguirsi di inviti, il ritrovarsi con amici e parenti più o meno cari, a volte diventa un obbligo a cui non ci si può sottrarre. Tirare le somme di un anno che sta finendo, in alcuni casi, diventa motivo di disagio, insoddisfazione personale, senso di frustrazione o di fallimento».

Il Christmas Blues
Gli psicologi lo chiamano Christmas Blues. «Anche quest’anno lo abbiamo appurato – continua la Marilungo - dai primi del mese di dicembre sono aumentate le richieste e l’inizio di psicoterapie». A volte si comincia ad essere tristi, ansiosi, demotivati: iniziano a pesare impegni legati alla corsa ai regali, alla programmazione di cenoni e prevale il desiderio di restare in casa piuttosto che andare in giro a mostrarsi forzatamente felici e allegri. Non si ha voglia di decorare la casa, di vivere forzatamente lo spirito natalizio».

I disturbi psicosomatici
Non mancano disturbi psicosomatici collegati. «Possono comparire mal di testa, disturbi del sonno, stanchezza, disinteresse generalizzato, irritabilità e anche modifica dell’appetito. Questa silenziosa e dolorosa sensazione di tristezza mista ad ansia e ad un disagio diffuso che compare durante le festività natalizie, ha un nome e si chiama “Christmas Blues, cioè tristezza di Natale. Si tratta di una forma di depressione che dura solitamente da alcuni giorni a poche settimane e tende a scomparire al termine delle festività, quando si torna ai ritmi di vita quotidiani. Questa sindrome colpisce molte persone in varie forme, da lievi a più intense».

E passate le feste?
Ma una volta passate le feste, queste persone fragili come si ritrovano? Quali sono gli strascichi che le festività, con i suoi sorrisi e i brindisi, lasciano su queste persone? Cosa consigliare loro? «Di solito– dice la Marilungo – tutti i disagi e la sintomatologia descritti tendono a scomparire da alcuni giorni a poche settimane dopo il termine delle festività, quando si torna ai ritmi di vita quotidiani. Qualora ciò non avvenisse è necessario interrogarsi sulle cause che si nascondono dietro questo disagio: problematiche familiari irrisolte, lutti non elaborati di qualche caro, insoddisfazione della propria vita sono solo alcuni esempi. Ad ogni modo se il malessere legato alle festività non scompare entro breve È sempre meglio chiedere un consulto ad uno specialista, psicologo psicoterapeuta al fine di individuare precocemente un disagio e quindi elaborarlo e risolverlo».

Occorre riprendersi il tempo
«Certo - conclude l’esperta - è che, in una società odierna che va sempre più di gran fretta e in cui non abbiamo mai tempo per fermarci a guardare, osservare, capire, sarebbe molto bello riuscire a prendersi del tempo per interpretare lo stato d’animo, il carattere un po’ burbero, il fare pensieroso e solo apparentemente schivo di un nostro amico, collega o semplice conoscente. E tendergli la mano. Sarebbe già un inizio. Per noi e per lui».
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