L'attività fisica fatta a scuola può
prevenire le malattie croniche future

L'attività fisica fatta a scuola può prevenire le malattie croniche future
di Alessandra Cicalini
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Martedì 21 Novembre 2017, 15:40
L’attività fisica nella scuola primaria è fondamentale non solo per lo sviluppo psicofisico dei bambini e per educarli a un corretto stile di vita ma anche per prevenire malattie croniche future, a cominciare da quelle cardiocircolatorie. E quanto emerso da uno studio sugli effetti dell’attività motoria nella scuola primaria realizzato dall’Istituto di medicina dello sport di Torino.

La ricerca
La ricerca scientifica, durata 5 anni con il coinvolgimento di 800 bambini in età scolare, tra i 5 e gli 11 anni, ha preso le mosse dalla considerazione che il movimento spontaneo quotidiano dei bambini sembra non essere sufficiente e, il basso livello di efficienza fisica e l’aumento dell’obesità che ne derivano, sono considerati fattori di rischio per le malattie cardiocircolatorie.

I test
Al termine dei 5 anni, i risultati dello studio hanno evidenziato grandi benefici a livello morfologico, motorio e cognitivo rispetto alla media. In particolare, un miglioramento fino al 12% dell’indice di massa corporea per riduzione della massa grassa, sia nei maschi sia nelle femmine nel gruppo che ha fatto attività per più lungo tempo. Dal punto di vista motorio, si è riscontrato una maggiore abilità, coordinazione e flessibilità in tutti i soggetti e, in particolare, in quelli che hanno svolto le attività dalla prima elementare, e quindi per 4/5 anni, rispetto a chi solo per 1 o 2 anni. I test, poi, hanno messo in evidenza valori migliori nel gruppo con più anni di attività, per quanto riguarda i maschi del 24% rispetto al gruppo con 1-2 anni di attività e del 37% rispetto al gruppo di controllo che non aveva mai seguito il programma Kinder+sport. I valori nelle femmine sono risultati migliori rispettivamente del 27 e 35%. Dal punto di vista cognitivo, infine, si è rivelata nei ragazzi aderenti allo studio, una maggiore conoscenza dello sport e degli effetti positivi sulla salute che esso può generare.

I risultati
«Il dato più interessante - ha aggiunto Gian Pasquale Ganzit, direttore della ricerca - è la dimostrazione di come l’attività continua e protratta per almeno quattro cinque anni produca miglioramenti sia nella composizione corporea, quindi sia di tipo morfologico che erano meno scontati, sia dal punto di vista delle prestazioni e delle abilità motorie». 
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