Niente colazione, zero frutta e poca
acqua: gli adolescenti mangiano male

Niente colazione, zero frutta e poca acqua: gli adolescenti mangiano male
2 Minuti di Lettura
Martedì 2 Gennaio 2018, 16:02
Una ragazza su tre e un ragazzo su cinque saltano la colazione. È quanto emerge da una ricerca condotta dall’Adoc Marche su un totale di 904 studenti del biennio superiore di 9 diverse scuole della regione, da Grottammare a Fossombrone, passando per Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Jesi, Fabriano, Ancona e Pesaro.

Conoscere è salute
Un tour nell’ambito del progetto dal titolo “Alimentazione: conoscere è salute” promosso dalla Regione Marche e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzato con la partecipazione di psicologo e nutrizionista che hanno partecipato ai 18 incontri con i ragazzi. Il campione, piuttosto omogeneo tra maschi (48%) e femmine (52%) mette in luce alcune abitudini o modo di pensare errati riguardo al cibo. Infatti, ad esempio, il 34% delle ragazze non fa colazione, contro il 19% dei ragazzi e circa il 20% non mangia né frutta né verdura. Le femmine evitano di mangiare pasta nel 7% dei casi, ma recuperano in dolci rispetto ai maschi e il 19% (12% i maschi) ne mangiano più di due porzioni al giorno. Il pesce non viene consumato neppure una volta a settimana dall’11% dei maschi e del 17% delle femmine, mentre un ragazzo su tre mangia al fastfood almeno una volta a settimana.



Si beve molto poco
«Sono abitudini che denotano spesso la non conoscenza soprattutto delle conseguenze di un’alimentazione non equilibrata – sottolinea la Presidente di Adoc Marche Marina Marozzi – come ad esempio l’abitudine di bere pochissimo. Basti pensare che solo il 26% dei maschi e addirittura l’11% delle femmine beve più di un litro e mezzo di acqua al giorno. In compenso bevono alcolici, visto che il 45% dei maschi e 40% delle femmine si è ubriacato almeno una volta».

Ci sono anche i vegani
Dalla ricerca è anche emerso che l’1% dei ragazzi e il 3% delle ragazze sono vegani o vegetariani, le stesse percentuali che coincidono con il non consumo della carne, mentre l’attività fisica è più diffusa tra i maschi, di cui circa la metà la pratica per più di tre volte a settimana. «Abitudini, ma anche disturbi del comportamento alimentare erano al centro degli incontri che abbiamo realizzato nelle scuole – conclude Marina Marozzi – problematiche in aumento tra i giovanissimi e sulle quali abbiamo voluto sensibilizzarli. Molto di loro non sanno bene cosa sia l’anoressia nervosa o la bulimia nervosa, né ne conoscono cause e conseguenze».
© RIPRODUZIONE RISERVATA